LE 10 REGOLE BON TON DELL’UOMO DIGITALE

Per lo stesso principio tale per cui “paese che vai usanza che trovi”
si potrebbe affermare
“epoca in cui vivi,  bon ton da adottare”.

 

 

 

Proprio per questo bisogna approcciarsi nel migliore dei modi al mondo digitale:
con discrezione, sobrietà e tanto buon gusto.

 

 

 

Ecco le 10 regole da rispettare nell’era 2.0:

 

1. 

Mai auto-scrivere la propria pagina su Wikipedia:
c’è sempre un confine  fragilissimo tra il narcisismo ed l’ essere patetici.
Se proprio abbiamo necessità di sedare il nostro egocentrismo è concesso cercarsi in Google.
Dopotutto è meglio sapere chi sparla, opss, parla di noi.

 

 

2.

I nomi “simpatici” risultano tali per la durata di un sorriso.
Il nome della nostra wi-fi di casa deve avere un certo decoro
(non so quanto gli altri condomini apprezzeranno una linea di casa rinominata
“i miei vicini sono delle brutte persone”,
“scusate se di notte siamo rumorosi ma ci amiamo tanto” e così via).

 

 

 

3.

Perché disboscare il pianeta se abbiamo tutto a portata di ipad – cloud?

 

 

4.

Per un primo appuntamento meglio puntare per  un posto conosciuto.
Non è tutto oro quel che luccica nelle recensioni web (nel bene e nel male).

 

 

 

5.

Il 99% della popolazione ha sperato che le catene di Sant’Antonio si estinguessero con l’arrivo di Internet:
cerchiamo di esaudire questo desiderio non fomentandole.
Non sono vere.
Non si avverano.

 

 

 

6.

Non taggare gli amici nelle foto che rientrerebbero per direttissima nei loro “X-Files”:
le serate “brave” si ricordano senza il supporto mediatico.

 

 

7.

Ci sono situazioni in cui non devi essere iperconnesso con il mondo
perché è sufficiente mettersi in relazione con le persone che ci circondano:
cene, pranzi, colazioni, cinema, intimità.

 

 

 

 

8.

Disattiviamo l’opzione “Inviato da Ipad” perché dopo alcuni anni che è in commercio,
non farà di noi una persona digitalmente evoluta, ma un’incapace ad  eliminarla.

 

 

9.

Non tutto quello che si vive deve essere necessariamente condiviso con l’universo mondo.
La privacy è un lusso per cui lottare.

 

 

 

10.

Linkedin è uno strumento di lavoro:
non di rimorchio, non di socializzazione,
non un mezzo per assillare il prossimo per cambiare lavoro.

 

 

 

Ho dimenticato qualcosa?