Con l’apertura della prima casella del calendario dell’avvento,
scatta anche il tradizionale “incastro” degli appuntamenti natalizi
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Tra parenti veri o presunti, amici e conoscenti
scatta un’irrefrenabile corsa ai saluti.
Gossip Girl |
Bisogna vedere tutti prima di Natale, come se poi non avesse più senso.
Chissà come mai.
Forse per farsi chiedere cosa faremo durante le vacanze.
Forse per placare i sensi di colpa del fatto che non abbiamo mai tempo per nessuno.
Qualsiasi sia la motivazione, rimarrà, almeno per me, sempre un grande mistero.
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In tutto questo ginepraio avrebbe mai potuto tralasciare la sfera lavorativa?
Tra un panettone, una cena e un aperitivo bisogna fare anche i conti (e spazio) al temibile appuntamento annuale della “cena aziendale di Natale”.
A cena con un cretino, 2010 |
Occasione preziosa per le aziende per ringraziare i propri dipendenti per il lavoro svolto nell’anno e per mettere in atto delle vere e proprie strategie “di aggregazioni dei gruppi di lavoro”, per dirla in termini più d’effetto, di “team building”.
Il Secondo Tragico Fantozzi, 1976 |
In fondo “banchettare” è un gesto che stimola chiacchiere e convivialità.
Cibo, buon vino e musica sono gli ingredienti ideali per far sbottonare anche i colleghi più “impettiti”.
Il Diario di Bridget Jones, 2001 |
Ma facciamo attenzione, è sempre un contesto lavorativo, quindi come dicevano i latini “in medio stat virtus”, quindi evitiamo di:
mah…
non so se è (soltanto) una mia impressione ma, visti i tempi, credo che in parecchie aziende si sia persa l'abitudine alle "sfarzose" cene natalizie.
che ansia le cene di natale!!! e poi a chiusura si dice sempre: dovremmo farne più spesso durante l'anno! bah!
Ottimi consigli!
Le cene e i pranzi delle festività mi mettono ansia e indigestione 🙂
http://isognidiemmabovary.blogspot.it/
Le cene e i pranzi delle festività mi mettono ansia e indigestione 🙂
http://isognidiemmabovary.blogspot.it/
Le nostre feste aziendali somigliano più a quelle di Fantozzi che a quella (tragica) di Bridget Jones, poi quasi tutti uomini, che fatica per me! Però mangiamo sempre tanto e bene 🙂