La parola d’ordine di questi giorni deve essere
una sola: “assopirsi”.
Perché? Causa pranzi, merende, cene di Natale,
causa quella cucchiaiata di crema al mascarpone in più
(ma sarebbe un’eresia lasciare “nudo” il panettone),
causa lo stress accumulato dal primo giorno di rientro dalle ferie
e dalla frenesia isterica di dicembre (che poi la fine del mondo non è).
Godersi così quei micro pisolini profondi
fatti in compagnia di chi amiamo
all’ombra delle luci di Natale,
con sottofondo “una poltrona per due”
piuttosto con un libro sulle gambe.
Perché Natale è questo: non solo pacchetti, lucine e addobbi.
E nemmeno subirsi le domande sconvenienti della prozia,
l’apertura dei regali, l’organizzazione delle vacanze.
E’ godersi un po’ di meritata tranquillità.
Un dolce far nulla.
Non è forse così?
Dovrebbe essere così. Potrebbe essere così. Farò in modo che sia così…
eh sì, dovrebbe ma poi si finisce nello stesso modo…