Ogni volta che si finisce di ripulire, sgomberare,
è sempre più chiara la consapevolezza
che esiste sempre una buona ragione per fare ordine.
Se non fosse solo per la sensazione
di controllo, pulizia e serenità
che solo alla fine del lavoro di
rimpacchettamento c’è.
Perché riordinare, casa, cassetti, armadi, scrivanie
è un modo per farlo dentro sé stessi.
Una sorta di terapia auto-gestita.
Per non parlare poi del potere terapeutico
del regalare o buttare cose che non ci servono più.
Altro che tagliarsi i capelli per dare il via ad un cambiamento.
Ecco alcuni suggerimenti per unire l’utile al dilettevole,
così da riordinare in un’ottica chic.
SCATOLE
Non sottovalutatele.
Né tanto meno sceglietele random.
Sono una forma di arredo. Abbinatele,
sceglietele, cercatele e utilizzatele per
dare un senso di ordine al tutto.
VASSOI DI VELLUTO
I cassetti porta-gioie tendono sempre al caos
o alla caccia al tesoro. Troppe scatoline possono
depistarci nella ricerca di un paio di orecchini,
di una collana e così via.
Perché quindi non utilizzare i vassoi di velluto,
strumenti del mestiere dei gioiellieri,
per avere tutto a portata di mano,
ben esposto e ordinato in un cassetto?
ETICHETTE
Mettetevi nei panni di un archivista:
come fate a ricordavi il contenuto di
tutte le scatole? Etichettandole.
Ovviamente non mi riferisco a nessun
sistema sofisticato da bibliotecario,
ma idee belle, pratiche e funzionali
(come le foto delle scarpe)
Altri suggerimenti?
Tutto da fare, tutto vero, tutto giusto.
Fantastico catalogare le scarpe con le foto, bellissime le scatole.
Ma poi tutto si sciupa e tutto si rimette in disordine.
Io devo rimettere ordine in “questi pezzi disordinati di umori e di vita” (versi di una mia poesia).
Quando una giornata mi sembra “no, io cerco di portare la mente ai pensieri felici. E più che riordinare l”armadio, cerco di riordinare le idee. Per raddrizzare la giornata
…quando ho momenti particolarmente bui, e necessito di dare un senso alle cose dentro la testa, mi capita spessissimo di pulire e riorganizzare come se non ci fosse un domani.
L’hai detto tu, è terapeutico!
sono d’accordo su tutto (queste etichette con le scarpe,le faccio anch’io 😀 ) – l’ordine fuori significa l’ordine dentro – per me funziona sempre.