Mai come da neo-mamma,
capisci, comprendi, vivi il concetto di “giudizio”.
Gli occhi puntati addosso, i consigli non richiesti,
le domande sconvenienti e quel continuo e costante
rumore di fondo del “Si fa e non si fa”.
Come se dal momento in cui ti spunta la pancia
venisse data in dotazione a tutte le persone che ti
circondano una matita “rossa e blu”.
Qui non si tratta tanto di un concetto di maleducazione, ma di invadenza.
Invadenza dello spazio dei neo genitori.
Come se non fossero in grado di farlo.
Ma come la mettiamo ad istinto?
Come la mettiamo a raziocinio?
Ognuna è perfetta per il suo bambino.
È difficile da spiegare, ma quando
ci si passa, lo si capisce.
È quel sesto senso.
È quel sapere cosa fare.
Quindi la cosa giusta è
ascoltare tutti ma nessuno.
È “fregarsene” dei giudizi
e focalizzarsi su cosa per noi
è giusto.
Sempre con il sorriso.
Hai proprio ragione. Anche noi nonni rischiamo di essepe insopportabili in tal proposito.
Io non dimentico mai la casa invasa da parenti e amici, pochi giorni dopo la nascita della mia prima bimba.
Una vera invasione di suggerimenti, di commenti, di osservazioni, di esempi passati, di provvidenziali usanze, di giuste maniere, di ciuccio si o ciuccio no, di esperienze di ognuno.
Un vero incubo per la neo mamma.
Atteggiamento che chi mette in partica lo farà per tutta la vita.
Bisogna avere il sano coraggio di zittire l’argomento sul nascere, facendo capire che ognuno ha le sue sensibilità e sceglierà le cose giuste da fare o non fare, con, e per il proprio bambino.