Le scoperte, soprattutto se positive,
generano inevitabilmente dell’entusiasmo
e il desiderio di comunicarle, condividerle
con gli altri. Anche perché che senso avrebbe
tenere segreta una scoperta?
La mia scoperta di quest’estate, in termini di viaggi,
non è stata tanto la montagna nella sua versione estiva
(sono anni che ve ne parlo e vi tormento a riguardo)
ma il fatto di aver provato a lasciare “la strada vecchia”
per una nuova. Perché, l’ho capito con il senno di poi,
il mio legame per il mio posto del cuore, Castelrotto,
è un sentimento molto più vasto: è l’amore per l’Alto Adige.
Quindi dopo i consigli per chi, in estate, gira in lungo e in largo
l’Altopiano dello Sciliar, ecco una nuova meta.
Ideale con i bambini.
Che stregherà non solo loro, ma anche voi: Passo Oclini.
Avete presente Heidi che si svegliava in mezzo ad un mare verde
e con il suono delle campane delle mucche?
Ecco potrete vivere esattamente la stessa cosa.
Come vivere il silenzio.
Come vivere il buio di notte e, se sarete fortunati, godervi il cielo stellato.
Ecco alcuni consigli su cosa fare, dove andare e per vivere al meglio
la vostra vacanza ad alta quota:
1_ ALLOGGIO
Scegliete un hotel (sono tutti baby friendly) a Passo Oclini
per provare cosa significa svegliarsi a contatto con la natura.
Berghotel Jochgrimm, oltre alla cura degli interni in un’ottica di continuità
fra passato e presente (la storia dell’hotel inizia con due camere..),
offre camere con “affaccio” su prati verdi dove
la mattina mucche, cavalli, asini amano fare la prima colazione,
per non parlare dell’area relax calata alla perfezione nel contesto del paesaggio.
2_ ESCURSIONI
Ci sono camminate di diversa durata e difficoltà.
Le passeggiate che consiglio, adatte ai bimbi (praticabili sia con passeggino che con zaino),
modulabili anche per durata, sono quelle che conducono
alla malga Isi Hütte. Un posto dove respirare l’autenticità, storicità e i sapori
delle baite altoatesine. Un’esperienza unica. Ricordatevi di prenotare, poichè
con i bambini non è mai semplice aspettare
Camminata per la Malghe di Aldino.
Ce ne sono per tutti i gusti. Per tutte le distanze.
Mappa alla mano e provate a perdervi per sentieri facili e battuti, boschi,
in cui si incontrano capre, mucche e chissà quale altro animale
3_ CENA “VERY” ALTOTESINA
Ritagliatevi una sera per mangiare la tipica cucina tirolese.
Per intenderci: nessuna rivisitazione, tutte ricette tramandate.
Dal 1577 la locanda Krone, nel cuore di Aldino, offre la cucina tipica
dell’Alto Adige, che non è così scontato trovare.
(Vi consiglio di riservare il tavolo nella stube)
4_ UNA CHICCA
Ci sono posti con i quali hai un colpo di fulmine.
Come per gli amori adolescenziali. Un’attrazione fatale
da cui non puoi chiamarti fuori.
Così è stato per me l’Hotel Berghoferin. Una chicca unica
per gli appassionati non solo dell’Alto Adige, ma anche di
Architettura, Design e di cose curiose.
E’ questa l’essenza di questo boutique Hotel pensato e creato
dall’architetto Zeno Bampi, in cui ha progettato una stanza
per ogni pasto (“non si può prendere l’aperitivo dove si è fatta colazione,
la luce del sole è diversa”) dove continua ad arredarlo
con il “work in progress” tipico del vero collezionista e amante delle cose belle.
Ogni oggetto ha una storia da raccontare.
Un mercatino dove è stato scovato, un designer che l’ha disegnato.
Merita una tappa. Anche solo per una merenda.
Cosa ne pensate?
Penso che ci devo andare quanto prima.
Grazie delle informazioni preziose.