SI INCOMINCIA SEMPRE DALL’ABITO

Sogniamo il nostro matrimonio
fin da quando siamo piccole.

 

 

 

Giorni e giorni di prove generali
grazie agli innumerevoli matrimoni
fra Barbie e Ken,
alle chiacchiere con le amiche del cuore,
ai ritagli di giornale collezionati negli anni.

 

 

 

 

Poi arriva l’Anello.
Che altro che “il mio tesoro” del Gollum:
uno tzunami di emozioni seguito subito da
una lista di cose da fare che
pian pianino prende forma sotto ai nostri occhi.

 

 

 

Si, perché non si è mai troppo preparate.
Anzi. Spesso si sottovalutano cose,
dettagli, dinamiche che solamente
quando ti ci ritrovi “dentro” ne prendi consapevolezza.

 

 

 

Ma da qualche parte bisogna pur partire.
E anche per i matrimoni vale la regola
di partire dalla cosa che ci sembra più facile.
Così da non andare in panico.

 

 

 

E nel matrimonio,
forse è il caso di partire dall’abito.
Da una delle cose frivole di vitale importanza per eccellenza.

 

 

 

Ma non sottovalutate la cosa.
Non è una cosa facile e immediata.
Non credete MAI ai film. Il più delle volte mentono.

 

 

 

Armatevi quindi di entusiasmo (facile)
di altri occhi critici (scegliete bene con chi andare)
e di pazienza se non siete molto avvezze  ai gridolini di gioia,
cuoricini da tutte le parti, caratteristiche tipiche di chi lavora negli atelier.

 

 

 

Fate una lista corposa di atelier.
Non se ne vedono mai abbastanza
(fino a che non sarete convinte).
E non aspettatevi che necessariamente
ci sia un colpo di fulmine.
Che direte la frase da film “è lui”.
Non è detto, anzi.

 

 

 

Capirete di aver trovato il vostro abito
quando lo userete automaticamente come termine
di paragone con qualsiasi altro.
Quando non vi sentirete dei pesci fuor d’acqua
indossandolo.

 

 

 

 

(e se volete un consiglio per il primo approccio:
pensate ai vestiti che
vi stanno meglio e immaginateli come “base” per un vestito
lungo e bianco. Mi spiego: se solitamente vi donano le linee
tipiche di un tubino, difficilmente vi staranno bene
quelli vaporosi e viceversa. )

 

Cosa ne pensate?