Ci sono situazioni che rappresentano la prova del nove dell’eleganza.
Quella cartina tornasole che realmente rivela
chi ha la classe nel DNA e chi
il più delle volte la mostra solo
più per questioni di circostanza
e di apparenza.
Mi riferisco a chi si cura ed è
in ordine principalmente per sé stesso .
Che poco importa se le altre persone lo notano o meno.
Come l’abbigliamento in casa,
o piuttosto la scelta della biancheria intima
in situazioni in cui si è certi
al 1000 per 1000 che nessuno la vedrà.
Lo stesso discorso vale per le” mises” che si vedono in palestra.
Che vanno da quelle di chi sfoggia co mpletini
studiati a tavolino,
a quelle di chi utilizza ancora la maglietta feticcio
di Fiorucci delle medie finché non si autodistruggerà.
Ma, come sempre, per fortuna,
esiste una sana via di mezzo.
Ovvero essere presentabili,
carine e sportive senza
sembrare uscite da una
sfilata di moda e quindi apparire ridicole.
Non è difficile.
Anzi.
Basta affidarsi a chi riesce
a coniugare le esigenze tecniche con quelle estetiche.
E al proprio gusto nell’abbinarle.
Perché anche nell’allenamento
l’occhio vuole la sua parte.
E con un aspetto gradevole si è anche più
motivate a sudare, no?
Faccio parte della categoria “essere carina e in ordine per me stessa” ma non sfoggio tenute ginniche firmate per la mia camminata mattutina. Pantalone di maglina nero, maglietta lunga di solito bianca ma anche a righe B/N, oppure colorata, e K-way grigio chiaro o rosso-arancio, scarpette nero e rosso, fascia nera nei capelli oppure berretto panna. Io mi sento a posto così.