A volte capita di essere così fortunati
da avere occasione di fare, vivere, sperimentare
cose che ci siamo concessi solo da bambini (chissà poi come mai).
Ovviamente non è la stessa cosa.
Il “fascino” della scoperta della “prima volta”
è perduto.
Forse proprio per questo quando mi capita di vedere
ragazzini alle prese per la prima volta con il libro di Harry Potter
non nascondo di essere un bel po’ invidiosa.
Invidia perché non sanno cosa aspetta loro.
Invidia perché stanno per partire dal binario 9 e ¾.
Invidia perché non sanno ancora se sono babbani, maghinò o streghe.
Invidia perché odieranno ancora per un po’ Piton.
Ma oggi ho scoperto, anzi riscoperto, una nuova esperienza
legata alla storia fantastica di Harry Potter: l’audio libro di
“Harry Potter e la pietra filosofare”.
Ero un po’ diffidente.
Temevo mi annoiasse.
Temevo di non stare attenta perché
immaginare solo con le orecchie, senza leggere,
è un’esperienza –apparentemente – nuova.
Ho ascoltato il primo capitolo:
un ritorno a casa (vuoi per la voce narrante
di Hagrid – Francesco Pannofino-) ma non solo
per la storia di Harry Potter.
Perché era da troppo tempo
che non mi lasciavo leggere una storia.
Era da troppo tempo che ascoltavo solo con orecchie e occhi.
Senza guardare è un’esperienza diversa.
Tremendamente fantasiosa e fantastica.
(e poi diciamocelo, come si può perdere
Una nuova “prima volta” di Harry Potter?)
io ho approcciato HP un annetto fa, e da lì non sono “sotto”, ma molto molto di più…
sono assolutissimamente addicted di tutto quello che ruota attorno ad Hogwarts
Mai piaciuto Harry Potter.
Magari mi manca chi mi legge ( o mi dedica ), una poesia.
Ecco, se proprio dovessi affezionarmi alla lettura digitale sceglierei ascoltare poesie.
Provate. Non sarete mica rimasti a Leopardi e Foscolo? Eccellenti si, ma i poeti contemporanei non sono da meno. ( Albinati, Penna, Cappello, Luzi, Roversi, Merini, … )
ho letto tutta la sere di HP , ero innamorata di questi libri “magici” 🙂