Al giorno d’oggi sono sempre di più le persone
che soffrono di disturbi alimentari,
come ad esempio la celiachia e l’intolleranza al lattosio.
Sono due condizioni che purtroppo
sanno come far male,
al corpo così come al cuore.
Questo perché colpiscono direttamente lo stomaco,
in senso fisico ma anche metaforico,
perché limitano i cibi che possiamo assumere.
Eppure non tutto è perduto.
Quindi conviene iniziare proprio da una spiegazione,
relativa a queste due patologie.
Si comincia con la celiachia,
ovvero la condizione
che impedisce di mangiare cibi contenenti glutine.
Questa proteina scatena in chi soffre di celiachia
una brutta reazione del sistema immunitario,
che va ad infiammare l’intestino tenue.
Quando è presente questo disturbo,
l’intestino non solo viene attaccato
ma smette di assimilare correttamente il cibo.
Anche l’intolleranza al lattosio
è una brutta compagnia,
sebbene qui si parli di un problema diverso.
La colpa è della carenza dell’enzima lattasi,
che impedisce al corpo di digerire nel modo corretto
lo zucchero del latte (il lattosio, appunto).
Però c’è una cosa che voglio dirvi.
L’importante è non scoraggiarsi mai,
e sapere che ci sono tante possibili alternative
ai cibi che contengono glutine o lattosio.
Conoscendole tornerà l’appetito,
la voglia di mangiare e il piacere di riscoprire la tavola.
Adesso è il momento di passare ai consigli
su cosa mangiare se si soffre di disturbi alimentari,
cominciando dalla celiachia.
Gli alimenti permessi sono molti,
ma allo stesso tempo esistono cibi vietati o a rischio,
come la pasta, il pane e i dolci.
Eppure, sempre più spesso questi ultimi
vengono realizzati a monte privi di questa sostanza
così dannosa per chi soffre di celiachia.
È, ad esempio, il caso dei prodotti senza glutine Enjoy free
messi in commercio da uno dei più grandi attori
della GDO a livello internazionale (Aldi),
che sono in grado di rispondere anche a esigenze di questo tipo.
Fra i cibi che non contengono glutine per natura, invece,
troviamo il pesce, i crostacei, la carne e le uova.
A patto che non vi siano contaminazioni
o lavorazioni di alcun genere.
Anche il riso, il mais e il grano saraceno
non contengono glutine,
e lo stesso dicasi per la quinoa, il miglio e il sorgo.
Latte e latticini non fanno eccezione,
dunque i formaggi e gli yogurt non presentano rischi,
a patto che siano di origine controllata.
Un altro disturbo alimentare già accennato
è l’intolleranza al lattosio.
Anche in questo caso esiste una lista di cibi consentiti,
e una lista di alimenti proibiti.
È ovviamente da bandire il latte,
insieme ai suoi derivati.
Anche i biscotti possono contenere lattosio,
e persino alimenti insospettabili come i salumi.
La mortadella ad esempio,
insieme al salame e in genere agli insaccati.
Pane e brioches sono da evitare,
così come le caramelle e le farine con contenuto di latte.
Eppure esistono dei formaggi che è possibile consumare,
come il parmigiano reggiano stagionato per 2 anni.
È consentita anche la pasta,
insieme al pane integrale, ai legumi secchi e al riso.
Avere un disturbo alimentare non è mai bello.
Però, con un po’ di pazienza,
si può riuscire a ritrovare il piacere di mangiare,
evitando di stare male e godendosi la buona cucina.