BEAUTY ROUTINE IN AEREO

Dopo i trenta diventa inevitabile
una cura maniacale della propria pelle.
Prima non ci fai caso. Non ti soffermi a dedicare
il giusto tempo alla beauty routine.

 

 

 

Ma con la comparsa della prima ruga
e guardandosi allo specchio
all’indomani di una “notte da leoni”,
ci si rende conto che bisogna correre ai ripari.

 

 

La cosa buffa è che ci pensiamo tutti i giorni.
Ma non mentre viaggiamo in aereo,
uno dei posti più “pericolosi”
per il nostro aspetto.
Anche se apparentemente non sembrerebbe.

 

 

 

Ecco alcuni consigli da mettere in atto.
Soprattutto se i viaggi sono lunghi:

1.
STRUCCARSI
Si, struccarsi.
Con la stessa cura che diamo prima di andare a letto.
Appena l’aereo è decollato e ci si può alzare,
fiondatevi in bagno (tanto una volta imbarcati avremo
la consapevolezza di chi c’è o non c’è sull’aereo.
Non rischiamo incontri “social”).

 

 

2.
INDRATARSI
Sia dentro che fuori.
Bevete moltissima acqua e ricordatevi di mettere più
e più volte crema idratante sul viso:
l’aria dell’aero è molto secca.
(e se tornate da un viaggio al mare conserverete
ancora di più l’abbronzatura).

 

 

 

3.
RICORDATEVI GLI OCCHIALI DA VISTA
L’aria in aereo non è molto amica
delle lenti a contatto.
Meglio non utilizzarle a meno che all’arrivo
non vogliate occhi rossi.

 

 

 

 

 

4.
SPAZZOLINO DA DENTI
Si sa che i cibi dell’aereo non sono proprio gourmet.
E solitamente hanno sapori forti.
Meglio ricordarsi di mettere nel bagaglio a mano uno spazzolino
e un dentifricio solido in pastiglie (per chi come me il più
delle volte fa confusione e si ritrova pasta dentifricia ovunque)

 

 

5.
CALZINI
Dei calzini comodi per l’aereo vi aiuteranno
a togliervi, senza imbarazzo, le scarpe per agevolare
la circolazione.

 

 

5.
SINCRONIZZARE L’OROLOGIO
Impostare l’ora di arrivo sul proprio orologio.
Per abituarsi già all’ora d’arrivo.
Perché il jet lag da smaltire non è un bel souvenir da portarsi a casa.

 

 

6.
CUSCINO PER IL COLLO
L’oggetto con cui MAI vi “istagrammereste”.
Cuscino cervicale. Io ero titubante. Ora il mio collo non ha dubbi: brutti sono brutti. Ingombranti una volta a casa e in giro lo sono. Ma sono un salva vita.
Si, quel collare che fa tanto terza età.
Quello che fa turista per caso.
Quello che, se ortopedico, però, ti risolve un viaggio e il male alla cervicale nei giorni successivi.
Poco fashion quanto utile.
Io mi sono ricreduta. Comprato per caso
all’aeroporto in preda ad un attacco acuto di mal di collo ora é il mio mai più senza.
Poi diciamocelo, ci sono cose che si fanno e non si Instagrammizzano.

 

 

Voi avete qualche altra “buona abitudine”
in aereo da suggerire?