E’ il periodo dell’anno l’oggetto del desiderio
non è una macchina nuova,
un paio di scarpe,
una casa,
l’orologio della vita,
ma una piscina.
Ovviamente se si sogna in grande,
la piscina è parte integrante
dell’ambiente domestico. Con tanto di lettini
e gonfiabili colorati a disposizione.
(Ma va bene anche una mini pozza
di plastica gonfiale. Tutto purché ci rinfreschi).
Perché nulla come una bagno può
portare un’ondata di sana freschezza.
Premesso tutto questo, bisogna fare
tuttavia i conti con la bellezza.
Perché anche la piscina necessita dei suoi
accorgimenti.
Ecco i mai più senza:
1_
Crema solare
Serve ancora spiegare il motivo?
( Fra l’altro vi segnalo quelli Dior Bronze.
Oltre per la qualità per la profumazione.
Irresistibile).
2_
Protezione labbra
Le labbra, come i capelli (vedi punto dopo)
sono – chissà come mai – dei punti che prendiamo
sempre sotto gamba. Malissimo.
3_
Protezione capelli
Oltre ai danni del sole, vogliamo
parlare tutti insieme di quelli provocati dal cloro?
4_
Smalto
Lo smalto tende a rovinarsi se lasciato
“a mollo” nel cloro. Vedete voi. Non pesa nulla in borsa
e potrebbe tornarvi utile per un “ritocco” al volo.
5_
Deodarante delicato
Il deodorante, come il profumo, non andrebbe
spruzzato prima di esporsi al sole. Onde evitare le macchie.
Esistono però dei deodoranti delicati che posso fare al caso nostro..
Mi appello all’autorevolezza di Clio Make Up per mostrarvene una
ampia scelta.
6_
Cushion Guerlain
“Perché non si sa mai” 🙂
7_
Un paio di infradito
Unico posto al mondo in cui vanno sfoggiate le infradito.
Anche con orgoglio se si vuole perché solo il
rimedio ideale contro verruche e funghi.
Dimenticato qualcosa?
questi gonfiabili sono troppo carini 🙂
La cuffia.
Visto che in quasi tutte le piscine è d’obbligo, io, nel periodo che frequentavo la piscina, mi portavo un turbante.
Un vestito lungo, morbido, leggero, comodo, ma con un certo non so che di elegante. Per far sí che un pomeriggio in piscina conclusosi con un casuale invito all’aperitivo si trasformi in un frettoloso parapiglia per tornare a casa, cambiarsi, o peggio, andare all’aperitivo in canotta umidiccia e pantaloncini (troppo corti)/ bermuda (a mio avviso inguardabili su una donna che non sia filiforme). Ah, e per gli stessi motivi: un bel paio di ballerine pieghevoli (io ho quelle omaggiate da Benefit qualche anno fa, ma ormai le producono ovunque a prezzi irrisori). Cosí l’orgoglio delle infradito lo riponiamo nella borsa, una volta uscite dal perimetro…