Gran Bazaar di Istanbul .
Tutti i sensi sono super stimolati, altro che Las Vegas.
Colori.
Odori.
Parole urlate, chiacchierate cantate.
Tappeti ruvidi e pashmina morbidissime.
Sapori d’Oriente che ‘nduia non è più un mistero.
Arriva quello che per molti è un divertimento,
per altri un arte,
per taluni una filosofia di vita
e per chi, come me, non ci sa fare,
un fardello:
contrattare i prezzi.
Ma dopo qualche ora in un Bazaar ti risulta inevitabile farlo
(e ci puoi prendere anche gusto).
Perché nei paesi orientali,
il non contrattare è quasi maleducazione
(e un segno dell’esser fessi).
Ecco i cinque segreti per contrattare elegantemente al mercato:
1.
Il “mi fa lo sconto” è un brivido lungo la schiena sia nei negozi che al mercato.
Fantasia e simpatia sono molto più efficaci.
2.
Sguardi alla Bambi sono patetici.
Frasi alla Libro Cuore ridicole.
L’arte del contrattare va di pari passo con quella oratoria.
Motivare, paragonare e articolare il perché un prezzo non è consono
è la vera essenza del contrattare.
3.
L’italiano è una lingua comprensibile.
Fatevene una ragione.
S-parlare del venditore in sua presenza,
o dei suoi prezzi
non sempre è una scelta saggia.
4.
Avere ben chiaro quanto possiamo spendere
(meglio andare con tagli di banconote diversi: se si contratta, i soldi vanno dati contati)
e sparare sempre una cifra più alta.
5.
Andarsene via,
salutando e ringraziando è una tattica
che nove volte su dieci
farà si che ci richiameranno per rivedere, ancora una volta, il prezzo.
L’arroganza e l’insulto no.
Comunque resto della convinzione che il più delle volte
la domanda da porre e da tener presente
non è alla Gordon Gekko “quanto costa?”,
ma “quanto vale“?
Verissimo! In ogni caso quella del contrattare è un’arte che proprio non mi appartiene, e a volte forse un po’ fessa lo sono!
Sono d’accordo! E se mi permetti vorrei citarti in artigianalmente.it
ciao benedetta
Certo! Sarebbe per me un’onore!
Buona giornata
Ilaria
quando lo faccio ti avverto, grazie!
ciao Benedetta
Sono stata ormai due anni in Turchia e ricordo con piacere il Bazar di Istanbul e quando poi sono stata in Cina ho capito che non era niente a confronto. I cinesi mettono su delle vere sceneggiate, sono teatrali e si divertono come non mai a contrattare..divertente all’inizio stucchevole dopo qualche minuto:)
A me piace da matti, è un po’ come una sfida e anche se alla fine non vince nessuno (o vinciamo entrambi), almeno pago di meno, ovviamente parlo dei mercatini giù al Sud che frequento quando torno a casa, anche se deve essere una vera esperienza andare in un vero Bazaar!!
Total black with trench and..on lb-lc fashion blog
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Io non sono capace a contrattare. Sono stata in Tunisia ed in Marocco dove qualsiasi esercente quasi se la prende se non contratti, ma per me è una cosa innaturale, che mi mette davvero in difficoltà!
Un bacione!
Life, Laugh, Love and Lulu
Complimenti per le immagini, belle ed ironiche;)
mariannaelle.blogspot.it/2014/10/istanbul.html
Uno dei miei post su questa fantastica citta’…
hai proprio ragione, io sono negata! ahahah
Molto carino questo post!!
Fantastiche le prime foto!!
Baci
Martina
http://www.pinkbubbles.it
No non sono proprio capace!!! baci
Mai stata capace di contrattare. Ci vuole pazienza e competenza e alla fine ci si sente sempre imbrogliati. Per questo nel mio punto vendita di abbigliamento fin dal 1980 i prezzi sono fissi perchè giusti, mai aderito nemmeno ai saldi, ingannevoli e bugiardi…
Ah, noi adoriamo il contrattare!! la quinta regola è quella più efficace!!
Un abbraccio
Eva e Valentina the anarCHIC
Such a lovely post!!! 🙂
Layla xx
http://www.sprinklesofstyle.co.uk
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