Se si parla di buone maniere legate al cibo,
il pensiero va subito alla tavola,
alle mise en place,
agli atteggiamenti più o meno discutibili dei commensali.
Anche chi è in cucina, però, non può essere esente dal bon ton.
Anche se si è da soli.
Anche se si è a casa propria.
Per la semplice questione di cibo e rispetto per chi gusterà ciò che prepariamo.
E la consapevolezza di tutto questo nasce, per assurdo,
quando ti confronti (anzi sfidi)
con altri blogger ai fornelli.
Perché ti trovi a condividere spazi, strumenti ed ingredienti.
Come quando ti invitano a reinterpretare il dolce di sempre,
il Preparato per Budino cremoso cameo.
Che avrai fatto sei milioni di volte,
che rifaresti ad occhi chiusi,
ma poi devi fare i conti con nuovi ingredienti, con dei tempi
e con il creare nuove ricette.
E l’aiuto e la convivenza con altri blogger diventa così
una manna dal cielo. Perché la cucina, come stare a tavola,
è il momento in cui condividere, suggerire e confrontarsi.
Ecco le 5 cose da non dimenticare (e sottovalutare) in cucina:
1.
Pulire (tutto, mani, piano di lavoro, strumenti).
Sembrerà banale, ma non lo è (purtroppo).
Le cucine devono essere armoniosamente sempre precise e ordinate.
2.
Non rintanarsi in cucina quando si hanno ospiti.
Se vengono a casa è perché, prima di tutto, desiderano la nostra compagnia.
Meglio optare per ricette veloci e facili e che si possono preparare prima.
3.
Condividere ricette, ingredienti e dosi con gli altri.
Perché esserne gelosi?
Fatevene una ragione: siamo nell’era 2.0 non esistono misteri.
E ricette segrete.I misteri lasciamoli a Super Quark.
4.
Informarsi sempre di gusti ed eventuali intolleranze dei nostri ospiti.
Lasciarli a digiuno non è mai cosa carina, che dite?
5.
Curare i piatti nella presentazione.
Anche se non siamo degli Chef, anche se cuciniamo per noi.
Perché anche l’occhio vuole la sua parte.
E non è una cosa complicata, è solo questione di intuito, fantasia o banalmente di ispirazioni tratte da ricette trovate in internet.
Ho dimenticato qualcosa?
P.S. Se morite dalla voglia di cimentarvi nel mio “Non si dice budino” eccovi qui la ricetta (NON SI DICE BUDINO – ricetta). E se sono stata in grado io… chiunque può farlo!
sei sempre un punto di riferimento per conoscere le buone maniere e per una dose di humor!
ho una sorpresa per te nel mio blog … anche se il tuo non è un blog ‘minore’
ti aspetto,
ciao Benedetta
Mhm, mi sa che sono io a dimenticare qualcosa.
Non chiedo mai se hanno intolleranze i miei ospiti. Proprio non ci penso.