Dagli anni 60 ad oggi
le nostre estati sono state caratterizzate
da un gesto sfrontato ed impertinente
come il topless.
Con gli anni ci siamo abituati.
Lo scalpore destato dal gesto di signore e signorine di tutte le età si è affievolito col passare dei decenni.
Come in tutte le cose, per farle,
bisogna armarsi di buon gusto e di buon senso.
Non tutte le spiagge sono consone a scenari ideali per questa pratica.
E, ovviamente, esiste una via di mezzo tra le spiagge nudiste e quelle per famiglie in villeggiatura.
Basta valutare con buon senso il contesto in cui siamo. E non ci saranno criticità.
Così da non mettere in imbarazzo chi
ci sta attorno.
Sia per un discorso pudico, sia per l’incapacità
di molti nel controllare il proprio sguardo.
Che andrà a cadere, fisso, laddove non dovrebbe.
Ricordiamoci, infine,
che non va valutato solo il luogo in cui
mettersi in topless (tipo in mezzo al mare),
ma anche se possiamo permettercelo.
Perché la cosa non è sempre così scontata.
E l’autocritica spesso viene dimenticata.
E non appelliamoci alla crisi per ridurre tutto ad un singolo pezzo
(anche perché a quel punto ci sono fior fiore di eleganti, sempre eterni, costumi interi).
Condivido in pieno!
Baci,
Marina
http://www.maridress.it
Che dici bene. Ci sono luoghi e modi per stare in topless.
Quelle che piu infastidiscono sono le esibizioniste.
E comunque pare una moda passata, ora anche al mare vince il bon-ton.
Ottima idea parlare di questo argomento!! Il topless è da sempre un tabù che si ripropone tutte le estati. Non credo sia una cosa volgare, ma lo trovo un gesto che può mettere a disagio le persone che ci stanno intorno e anche la persona stessa che mostra una parte di sé ” così intima”.
Martina
Tartaruga a pois
Parole davvero sagge!