Andare a vivere all’estero per un breve periodo
non solo oggi va molto di moda,
ma è anche un’esperienza unica,
da provare assolutamente, almeno una volta nella vita.
Dopo aver trascorso qualche tempo fuori, infatti,
sarà possibile capire se è il caso di tornare in patria,
oppure se è arrivato il momento di trasferirsi definitivamente.
Tutti i vantaggi dell’andare all’estero
Una permanenza all’estero può cambiare radicalmente la nostra vita.
I motivi per compiere questa scelta sono numerosi.
Al primo posto c’è la possibilità di scoprire una cultura nuova,
in parte o del tutto diversa da quella di origine.
Questo aspetto ci consentirà di aprire la mente
e di apprezzare cose che prima davamo per scontate.
Oltre a questo ci sono anche altri vantaggi,
come la possibilità di perfezionare una lingua straniera
e di stringere nuove amicizie.
Inoltre, uscendo dal “nido domestico” si diventa indipendenti.
Certo, forse non è sempre una passeggiata,
ma sono proprio le difficoltà che ci permettono di crescere
e di acquisire consapevolezza delle nostre capacità.
Imparare a cavarsela da soli, infatti, è fondamentale nella vita.
Inoltre, se si pensa all’ambito professionale,
all’estero si ha la possibilità di ampliare le proprie competenze,
migliorando così anche il posizionamento sul mercato del lavoro.
Al giorno d’oggi, è importantissimo poter vantare un curriculum
dove compaiono esperienze all’estero di una certa durata.
Le possibili difficoltà e come superarle
Un soggiorno all’estero pone sempre qualche sfida da affrontare.
Ci sono infatti alcune difficoltà che chiunque può incontrare,
e che possono essere tranquillamente superate con impegno e buona volontà.
C’è per prima cosa il senso di solitudine,
che potrebbe assalirci in momenti di debolezza,
legato principalmente alla nostalgia di casa.
Per consolarsi ci sono diversi modi e, uno di questi,
è avere in casa un animale da compagnia.
I gatti, ad esempio, tengono compagnia ma sono anche molto indipendenti,
quindi risultano facili da gestire e non richiedono un grande impegno.
Portarsi dietro il proprio pet è un valido antidoto contro la solitudine
e oggi non è nemmeno troppo complicato far viaggiare i gatti in aereo
perché esistono servizi dedicati al trasporto sicuro.
Un’altra delle difficoltà più frequenti consiste nella presenza di barriere linguistiche,
che spesso sono difficili da superare se non si ha una buona padronanza della lingua.
La soluzione qui sta nel muoversi in anticipo,
studiando l’idioma prima di partire,
così da arrivare preparati e pronti al dialogo.
Altre criticità tipiche dei primi periodi all’estero?
Ad esempio le difficoltà nel comprendere certe usanze
e certi modi di fare, che potremmo anche fraintendere, per via delle differenze culturali.
Anche qui la soluzione sta nella preparazione pre-partenza,
che deve prevedere una conoscenza approfondite di usi e costumi locali.
Infine, vanno sempre calcolati con attenzione i costi,
perché vivere in un altro paese può comportare spese diverse,
di cui bisogna tenere conto, insieme agli aspetti burocratici,
che non vanno mai sottovalutati, e alle abitudini culinarie,
quasi mai all’altezza della cucina italiana!