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BUONE MANIERE. EDIZIONE CORONAVIRUS

Qualsiasi evento sociale (anche se a distanza)
porta con sé, inevitabilmente il confronto con il Galateo.
Perché le buone maniere nascono fondamentalmente dal buon senso
e dal rispetto nei confronti del prossimo.

Ecco alcuni suggerimenti scritti in collaborazione con il periodico trimestrale l’educazione:

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– Prima di formulare qualsiasi tipo di lamentela, sbuffo, sospiro, guardiamoci attorno:
se noi e i nostri cari stiamo bene, se non lavoriamo “in prima linea”
non abbiamo il permesso di emettere suono.

– Le code si rispettano, alla giusta distanza e il personale sanitario
o le persone anziane si lasciano passare davanti.
Senza obiezioni o occhi alzati al cielo.

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– Cantare fa bene al cuore. E’vero. Ma a casa nostra.
Senza disturbare il prossimo improvvisandoci
dei Tiziano Ferro mancati al balcone.

– Le mascherine si utilizzano, correttamente,
quelle che proteggono sia noi che il prossimo.

 

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– Le telefonate allungano la vita, le videochiamate,
se non concordate, accorciano la privacy altrui.

– Va bene dare spunti ad amici, parente, follower sulle attività
da fare in casa ma ciò non ci autorizza a pubblicare la telecronaca minuto
per minuto dei nostri allenamenti, pranzi, cene.

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– Avere un aspetto curato e decoroso fa bene al nostro umore in primis
ma è anche un segno di rispetto per chi ci circonda.

– I pigiami brutti, rovinati, raffazzonati erano già da eliminare prima della quarantena,
figuriamoci ora che sono il capo più goduto della giornata.

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– L’eccessiva negatività come anche la positività all’ennesima potenza
sono sgradevoli di questo tempi. Come sempre, il “troppo” non è mai elegante.

– Essere generosi oggi di tempo, abbracci virtuali,
baci virtuali è un obbligo sociale (oltre che aiutare i vicini in difficoltà).

Cosa ne pensate?

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