Se la scorsa estate è stata caratterizzata
da un tripudio di fenicotteri rosa,
sulle spiagge, sui vestiti, in casa,
sui desktop dei computer,
quest’anno è iniziata l’era dei cactus.
Piante spesso messe ai margini
nelle case, nelle scenografie e nelle fantasie
per dare più ampio spazio a fiori, alberi
più appariscenti (e decisamente
più difficili da curare e mantenere).
I cactus prendono così la scena:
sulle pareti, sulle scrivanie,
come decoro, come un messaggio a chiare lettere:
guardami ma non toccarmi.
Sì, perché i cactus sono come certi giorni
in cui vuoi essere lasciata in pace.
Come quando vorresti che le persone
ti rivolgessero la parola o ti telefonassero
solo a metà mattina, dopo il secondo – o terzo- caffè.
(per tutto il resto ci sono le e-mail, no?).
In questo modo nessuno si pungerà.
I cactus poi, nonostante le spine,
ti regalano gioie più durature:
sono facili da curare anche per chi
ha tutto fuorché il pollice verde
e quando fioriscono ti sorprendono.
Forse per tutti questi motivi
sono rientrati nell’olimpo delle mode
estive.
Cosa ne pensate?
Penso che come stampa per magliette e varie è simpatico, ma non bello.
Nelle scenografie meglio tenerlo lontano, specie dalle passerelle della moda, rovinenerebbe tessuti leggeri e trame di lini e varie.
Sulle pareti non mi piace. In terrazza si perchè è facile da curare ma preferisco altro.
Povero cactus, l’ho stroncato!
Mi piace solo nel suo abitat naturale, specie lungo le strade tra il Nevada e la California.
mi piace il motivo di cactus sui vestiti 🙂