Sono convinta che le nostre nonne e le nostre mamme da anni
avevano la certezza che il caftano sarebbe tornato in estate,
nelle spiagge, ad alcune feste, in giro per il mondo.
Forse per questo motivo, alcune di noi,
le più fortunate, ne hanno ereditati di meravigliosi.
Colorati, con dettagli etnici, stretti, lunghi.
Le variabili sono milioni.
Il caftano è il vestito che copre le nostre insicurezze fisiche,
ma sono anche come gli ex che ritornano e vogliono rassicurarci:
non siamo completamente certe se, alla fine, non mentano ancora.
Perché pur comprendo i difetti del nostro corpo che non amiamo,
allo stesso tempo potrebbero non valorizzare la nostra figura.
Potrebbero, per dirla fuori dai denti,
ingrossarci di più, non slanciarci o, se trasparenti,
evidenziare ancora di più ciò che vorremmo “nascondere”.
Prendete ispirazione dalle icone di stile più vicine
al vostro, ma anche al vostro fisico e sperimentate e trovate così il caftano più adatto a voi.
Dai tessuti ai tagli
(anche aperto come una sorta di vestaglia
ha il suo perché)
dalle scollature alle lunghezze.
Una cosa è certa: fuori dal perimetro “mare”
è alquanto fuori luogo se non con dei tessuti adeguati.
Argomento ostico: io li adoro, ne ho anche, ma non li indosso.
Se di mattina e’ troppo lungo, se di pomeriggio e’ troppo caldo, se di sera e’ troppo da giorno. Insomma, non trovo mai il momento giusto. Li vorrei mettere per fare passeggiata in citta’, ma non li trovo adatti. Anche questa estate resteranno nell’armadio…