L’etichetta imporrebbe alle signore di portare sempre le calze in ogni circostanza.
Questa “regola” pone le proprie radici in un tempo lontano,
legato ancora a bigottismi e a visioni “pudiche” dell’abbigliamento femminile.
Svelare parti del corpo non era cosa o meglio, modo.
Bronzino – Ritratto do Eleonora di Toledo con il figlio Giovanni – 1543
Gli stilisti, ogni inverno si divertono dopo,
la rivoluzione della minigonna negli anni ’70,
facendoci impazzire con gli abbinamenti come quest’inverno “il sandalo abbinato al calzettone maschile”.
Prada – Inverno 2010
con colori
Anna Sui – Inverno 2010
lunghezza
Marni
Chanel
oaddirittura senza, ma con pelliccia!
Kate Moss
Il dubbio, tuttavia, che attanaglia sempre tutte non è quello di “parigina si o parigina no”
ma, piuttostom “ad un matrimonio, calza si o calza no?”.
Di primo acchito mettere le calze (ovviamente velate perché le coprenti sono sportive) ci fa pensare ad un look “agè” o da “Nonna Gina”.
E’ vero siamo nel 2011 ma si può, come sempre, trovare un equilibrio tra moda e formalità.
Lo scorso autunno si è sposata una mia carissima amica a Londra.
Il clima avrebbe tranquillamente permesso di stare senza calze, considerando anche la location scelta dalla sposa,
una raffinata serra nella campagna inglese, scelta anche da Woody Allen come cornice per alcune scene di “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni”.
Woody Allen e Anthony Hopkins, 2010
Per l’occasione avevo scelto di lanciarmi in un abito vintage di Luisa Beccaria,
regina indiscussa degli abiti da cerimonia,
abbinato ad un braccialetto ricco di charm di fattura inglese di inizio secolo scorso.
Bracciale inglese con charme, inizio ‘900
Il vestito, con la sua fantasia ricca ma semplice che richiama paesaggi bucolici è risultato classico ma non banale
(credo fortemente che l’eleganza non sia data da abiti della “tradizione” rivisitati in chiave contemporanea).
Luisa Beccaria – Vintage
Scarpa Marc Jacobs in velluto con inserti in pitone e struzzo
Dopo un fitto scambio di mail con le mia amiche dove ci domandavamo se mettere le calze o meno siamo arrivate alla conclusione di seguire la tradizione, come del resto ha fatto la sposa.
E’ stata una scelta vincente: le fanciulle senza calze erano meno eleganti e fuori luogo.
Con le nostre calze abbinate agli abiti e alle scarpe eravamo impeccabili e il tono giovane è stato dato dal vestito che abbiamo scelto.
Scarpe Jimmy Choo – Linea Sposa
Morale della favola?
Ci sono circostanze in cui anche le ragazze possono mettere le calze velate senza sembrare delle educande o delle signore attempate.
la parigina non si può vedere! nemmeno a carnevale!
mi piacciono tantissimo le foto bucoliche a scarpa e vestito.
bellissimo ila post super dettagliato 10 e lode!!!!!!!!
Che Chic!
se devo spendere il mio tempo per andare a leggere un blog questo post è esattamente quello che voglio trovare. informazioni, curiosità e un italiano semplice e corretto. continua su quest'onda.
per un matrimonio a fine maggio metteresti le calze? l'età media è 30.
mi permetto di rispondere alla persona che scrive se ad un matrimonio a meta' maggio si mettono le scale! ovvio che si. ricordare che l'eta' non conta e se te avrai le calze sei cmq adeguata e chic!
inoltre vorrei aggiungere che le calze ai ricevimenti ci permettono di nascondere i piccoli difetti di pelle, abbronzatura troppo accentuata ,colore bianchiccio che se non e'
credo che la risposta sia esaustiva.
con la calza, non si baglia mai! (le calze wolford sono "eterne".. chi più spende meno spende..)
Credi che i matrimoni siano l'occasione giusta per "sbizzarrirsi" con abiti che raramente in altre occasioni potrebbero essere sfoggiati? Magari con cappelli vistosi, o colori sgargianti? E quali colori sconsigli di indossare?
sbizzarrirsi si, ma con buon senso. con un cappello vistoso opterei per un abito sobrio e semplice altrimenti si può correre il rischio di risulare un "albero di natale".
per i colori vanno benissimo quelli pastello, ma anche tinte più accese. i colori da evitare sono assolutamente il: bianco, rosso, nero.
che abiti intendi che "raramente in altre occasioni potrebbero
Quanto è vero che il tuo vestito assomiglia a quelli "geografici" di Elisabeth Lecourt! E' davvero interessante poter fare tali paragoni.