E’ da un anno che tutti lavoriamo a casa. Chi più chi meno.
Un anno di call, di equilibri,
di gestione di bambini a casa insieme al lavoro,
di computer sempre accesi.
Ma oltre ai super poteri come isolare rumori,
l’incastro perfetto di tutti, di essere sintetici nelle call,
cosa abbiamo imparato?
Essendo una grande fan delle cose frivole di vitale importanza,
posso dire che ho capito come gestire la postazione di casa.
Il mio ufficio.
Che è itinerante per casa,
e proprio per questo diventato essenziale.
Ho imparato a eliminare l’eliminabile.
A dotarmi di scatole e luoghi dove riporre
i materiali in modo funzionale e ordinato.
Ma anche:
1/ PAROLA D’ORDINE ERGONOMICITA’
Scegliamo oggetti ergonomici che ci possano aiutare a stare meglio,
a lavora in sicurezza,
a non crearci ulteriori problemi che già il periodo – credo – già è complicato così com’è
(vedi problemi vista, schiena etc)
Ecco degli oggetti che possono fare la differenza:
– Cuffie (perché gli auricolari non sono sempre la soluzione migliore)
– Monitor da attaccare al computer portatile (così da evitare di ingobbirsi)
– Cuscino per il mouse (così da non stressare troppo nervi e braccia)
2/ PERSONALIZZARE
Usare un quaderno bello, una penna che ci piace come scrive,
un raccoglitore di nostro gusto: sono piccoli dettagli che aiutano l’umore e il lavoro.
3/ TROVARE ANGOLO PER CALL E CURARLO NEI DETTAGLI
Se riusciamo ad avere la fortuna di trovare una collocazione “fissa” per lavorare, personalizziamola con cura ma senza strafare. Il disordine non aiuta a mettere in fila le idee, anzi.
Stampiamo foto, prendiamo un bel porta penne e magari anche pennarelli colorati
Le parole d’ordine, soprattutto sul lavoro, devono essere semplicità, personalizzazione e ordine.
Cosa ne pensate?
