“Lei non sa chi sono io”: si meriterebbe come risposta di “default”
“sicuramente un arrogante cafone”.
“il Commendator Zampetti” |
Rimarcare i propri meriti (veri o presunti),
titoli (veri o presunti),
gesta epiche (vere o presunte),
non è mai elegante, soprattutto di fronte a terzi in posizione di evidente svantaggio rispetto a noi.
Il Marchese del Grillo, 1981 |
Nell’era, infatti, in cui ci si sente importanti e “qualcuno”
(solo per i “cinque minuti di celebrità” vissuti),
forse è necessario fare ordine nella giungla spesso inesplorata dei titoli.
Cado dalle nubi, 2009 |
Perché, per fortuna, è solo un luogo comune che in “Italia siamo tutti dottori”.
Esistono infatti anche altre cariche, ruoli e posizioni che necessitano di una applicazione pedissequa di un preciso linguaggio.
Il medico della mutua, 1968 |
Nessuna licenza poetica.
Nessuna personalizzazione.
Nessuna personalizzazione.
Nessuna verve istrionica o “simpatica”.
Il rispetto per il prossimo, e quindi la buona educazione,
ci portano ad usare con proprietà il linguaggio dei titoli nei suoi confronti.
Il Diario di Bridget Jones, 2001 |
Ecco alcuni consigli per sciogliere arcani dilemmi:
CARICHE STATALI E POLITICHE
Anteponendo alla carica politica un “Signor” non sbaglieremo mai.
“Egregio” lasciamo ai dottori.
Sindaco Quimby, The Simpsons |
Ovviamente esiste sempre un’eccezione alla regola: senatori e deputati sono “onorevoli” (almeno sulla carta).
ECCLESIASTICI
Più complicato, perché differenziato, il codice ecclesiastico dei titoli:
– Il Papa è “Sua Santità” verbalmente e per iscritto “Beatissimo Padre”;
– I Cardinali sono “eminenze”;
– Vescovi e Arcivescovi sono “eccellenze” o “monsignori”;
– I preti sono “padri” e le suore sono “sorelle” (se è la superiora “Madre” o “Reverenda Madre”);
– I Pastori o Pastora anglicani sono “Signore/Signora”;
– Il Rabbino è dottore.
Signori si nasce, 1960 |
MILITARI
L’unico titolo da anteporre al loro nome è il grado dell’arma raggiunto.
Una questione di priorità.
Codice d’Onore, 1992 |
I NOBILI
Nonostante i titoli nobiliari siano decaduti, è un gesto apprezzato ricordarli in contesti più formali e di “società”.
Un gesto di attenzione e rispetto e quindi di buona educazione: perché non farlo?
Le Principesse Disney |
(Nei paesi in cui la monarchia è ancora sovrana, l’utilizzo di “altezza” per gli appartenenti alla famiglia regnante difficilmente è sbagliato).
GLI ACCADEMICI
– Il Rettore è “Magnifico” (sempre e comunque)– I Professori sono “Chiarissimi” (ça va sans dire)
– Tutte le persone che lavorano come ricercatori e assistenti sono “dottori”, ovviamente “egregi”.
Io speriamo che me le cavo, 1992 |
Inutile ribadire il fatto che i titoli vanno utilizzati con cognizione e attenzione.
Ricordiamoci che con i “pari grado” i titoli vanno omessi, come se parlassimo di noi stessi,
per il sano ed eterno principio che “chi si loda si imbroda”.
Il principe cerca moglie, 1988 |
Ho dimenticato qualcosa, anzi, qualcuno?
finalmente, se mai dovessi incontrare il papa, o meglio, sua santità, saprò come rivolgermi a lui…
ricordiamo che non si dice avvocatA!
Direi che li hai messi dentro tutti!
Ti sei dimenticata gli osceni cori di "dottore, dottore del buco del cul vaffancul vaffancul". Una perla di rara raffinatezza ed eleganza ♥
Vittoria from 5 IN THE MORNING
http://vittoriafiveinthemorning.blogspot.it/
Ottimo post come sempre. Io sono un po' allergica ai titoli…
Bacio e buon martedì!
Ripasso volentieri, ogni tanto qualcosa sfugge!
Io neanche mi giro se mi chiamano "dottoressa", ma lì è un problema mio forse! In ogni caso questo post è molto utile, come sempre! Chissà che non lo legga anche qualcuno che ha l'abitudine di definire tutti dottori e dottoresse?
Fabiola
wildflower girl
5 Novembre 2013
ministro o ministra ?
Come sono meglio i francesi (in questo) che danno a tutti del Monsieur o della Madame!!
e quelli che nella firma delle e-mail di lavoro mettono dr./dott./ing./ecc.?
io personalmente lo detesto.
e quelli che al telefono e persino nelle e-mail, si presentano dicendo: "buongiorno, sono il sig. Rossi". ma sarà ben io a decidere se definirti signore o no? o sbaglio? presentati con nome e cognome che ha più senso (anche se questa penso sia solo ignoranza, mentre
molto utile questo post 🙂
se ti va passa per un saluto
http://tr3ndygirl.com
Ecco.. quello sull'egregio non lo sapevo!
i tuoi post hanno sempre quella marcia in più (: Reb, xoxo.
* Fammi sapere cosa ne pensi dell'outfit che ho appena pubblicato:
http://www.toprebel.com/2013/11/black-red-white.html
Brava la nostra blogger! Spero davvero che leggano questo post molto istruttivo le orde di adolescenti e/o giovani che danno del "tu"a tutti indistintamente, proseguendo poi con il loro linguaggio incomprensibile ai piu', infarcito di vocaboli e frasi del loro gergo da trogloditi.
Una fan di mezza eta'
Vabbè, i parcheggiatori abusivi dalle mie parti per non sbagliare chiamano tutti Dottore e ciao. I titoli – fatta eccezione per ecclesiastici e militari – li trovo penosissimi. Come dice Cecilia, Monsieur e Madame per tutti sarebbe decisamente meglio.
Un bacio
Alessia
ElectroMode
Carinissimo il tuo post 😀
http://www.valstyle.com/
Onorevole? … ma mi faccia il piacere, ah, ah, ah (mi hai fatto tornar in mente Totò).
Ciao Patalice,
bello e istruttivo ciò che hai scritto, quello che mi manda spesso in confusione sono i titoli da attribuire alle cariche militari, a volte mi capita di dover dialogare con loro e non so mai se mi rivolgo a loro nel modo giusto.
Solo una cosa, hai detto che i preti si chiamano Don, in realtà i sacerdoti Salesiani si chiamano Don, poi ci sono i s. Francescani chiamati con
Cari tutti,
grazie dei contributi che sempre mi lasciate a completamento del post!!
Buona settimana
Ilaria
@Amarillys: nemmeno ProfessorA e ArchitettA 🙂
@ Vittoria: mamma mia che raffinatezza certi momenti ahahah
@giardigno! Ministro! baci!
@ Cecilia: sono stati più saggi di noi.. così facendo si evitano qualsisia brutto scivolone
guarda che Eccellenza si dice solo al Prefetto, non ai cardinali!
Grazie per il consiglio.
Andrò sicuramente a fondo perchè alcuni libri molto importanti di Galateo dicono così. Ti tengo aggiornata
A presto,
Ilaria