Passati gli eterni momenti del
“predicare bene e razzolare male, anzi, malissimo”
passi alla fase due.
Quella più matura.
Quella del tipo che guardi con benevolenza
le ventenni dall’alto dei tuoi trenta
(che ti ostini a non dichiarare, nè tanto meno sentirti addosso).
Quella che ormai hai quel minimo di saggezza
non solo per predicare,
non solo per consigliare amici | parenti | colleghe | follower,
ma anche te stessa.
Si, perchè darsi dei buoni consigli non è banale.
(E nemmeno metterli in pratica).
Perchè poi devi fare i conti con il senso di colpa
con te stessa (che è il peggio che ti possa capitare),
con il tuo grillo parlante e il suo “non l’hai ancora imparato alla tua età?”
Ma ci sono consigli che dovremmo aver già metabolizzato,
come non bere il bicchiere della staffa,
non mandare un messaggio che sappiamo non avrà risposta,
dormire di più,
asciugarsi i capelli perchè la cervicale può essere un problema,
che è inutile che andiamo in palestra tutti i giorni, ne bastano tre a settimana,
perchè tanto il lato B di Belen è una questione genetica,
non di solo allenamento.
E la cosa più importante fra tutte,
non dare consigli se non sono richiesti.
Anche dal nostro super io.
Cosa ne pensate?
Che possiamo darci e dare tutti i consigli del mondo, ma tanto il nostro cuore ha già bello che deciso e volente o nolente prima o poi farà come gli pare! 🙂
Un abbraccio!
LuluCuomo
Mi limito a dare suggerimenti o pareri solo se sono richiesti.
E ascolto ma raramente metto in pratica quelli rivolti a me.
Un solo consiglio: imparare a perdonarsi errori e mancanze è il segreto per affrontare meglio gli anni che passano.
Mi piace ascoltare i consigli, ma la maggior parte delle volte mi consiglio da sola!
http://www.alessandrastyle.com
Che bel post! e’ stato un piacere leggerti!