C’è chi ama fare il cambio di stagione di abiti e scarpe,
non perché sia masochista ma quanto perché prova piacere
dal processo di liberazione di cose inutili – vecchie – consumate e
dal suo effetto di “ordine cosmico” che poi si percepisce in casa.
Io faccio parte della categoria che ama questa sensazione,
ma che veramente fa “fatica” a farlo.
Ecco perché, al netto della regola aurea che se non mettiamo un
capo per due stagioni non lo metteremo più, ci sono delle
piccole procedure da seguire per ritrovare poi i capi perfetti
dopo un anno. E ringrazio Toscanini insieme ad Annalisa Falcone House Manager,
di averle stilate per noi.
1_ Gli armadi vanno svuotati non solo per cambiare “i vestiti”
ma anche per pulirli in profondità.
2_ Si ripongono i vestiti nell’armadio puliti.
(capi indossati un paio d’ore dopo cena non sono puliti,
altrimenti le tarme ci banchettano)
3_ I capi di pelle e pellicce non vanno riposte in buste di plastica
che attirano la polvere oltre a rovinare i capi, mentre per gli abiti con ricami
o decori utilizzare solo carta velina (esiste a rotoli).
4_ Controllare che tutto sia in ordine (bottoni risvolti etc) altrimenti
Intervenire o eliminare capi immettibili
5_ Scegliere il portabito della giusta misura. Sì, perché non sono tutti uguali.
Un passaggio che è fondamentale per mantenere inalterata la bellezza delle forme.
Per esempio, le giacche di taglio sartoriale e i cappotti hanno bisogno di portabiti ben torniti,
di almeno 6 cm di spessore, per evitare il formarsi di pieghe o difetti. Mentre per i capi casual, come giubbotti leggeri e trench, il portabito deve avere una forma ergonomica di 2 cm di larghezza.
Un portabito piano è, invece, ideale per appendere le camicie.
Il portabito giusto non va scelto, però, solo in base al capo.
È importante considerare anche chi lo userà. Uomo, donna, bambino? A ognuno il suo.
6_ Scegliere un profumatore per armadi che ci rappresenti.
