Ci sono cose che sulla carta sono semplicissime.
Facili.
Poche parole.
Ma tra dire e il fare c’è di mezzo l’Oceano.
Esiste una vera e propria “pensantezza” dietro alcune parole.
Macigni che si bloccano in gola.
Difficili da dire. Da pronunciare.
Lo sappiamo:
passati i tempi dell’asilo non è facile dire “mi dispiace”.
Perchè si innestano tante dinamiche a cui prima non si badava:
l’orgoglio, l’immagine, la competizione e mille altre paranoie.
Ma il trucco esiste.
Sappiamo anche questo.
Bisogna crederci nelle scuse che poniamo.
Superare così i propri limiti.
Assumersi le proprie responsabilità.
Perchè, dopotutto, questa è la lezione “1” del “saper vivere” con gli altri.
Non c’è nulla di più elegante e maturo infatti dell’ammettere i propri limiti
(e assumersi le proprie colpe).
E l’arrampicarsi sugli specchi,
con scuse campate in aria,
è ridicolo oltre che poco civile.
Cosa ne pensate?
io non sono capace… lo ammetto!
Perfettamente d’accordo, soprattutto quando vengono usate bugie e falsità.
Grazie per questo post, spero che lo leggano in molti e che imparino…
Io lo dico.. solo che lo ammetto a volte solo per apparenza!!
Lalu
A volte è davvero difficile, ma dopo si sta meglio!
Per me niente di pù facile dirlo. Sono autentica nel vivere la vita.
Penso che la cosa paradossale è che è tanto più difficile chiedere scusa quanto più si vuole bene alla persona a cui chiederlo…