…E POI CI SONO LE DOMANDE SCONVENIENTI SUL MATRIMONIO

I matrimoni non sono solo il coronamento di una storia d’amore.
Non sono solo la favola che  sognavamo fin da bambine.
Non sono solo l’inizio di un nuovo importantissimo capitolo della nostra vita.

 

 

 

Sono anche una palestra per i rapporti con il prossimo.
Per misurarli. Per capire alcuni rapporti.
Per capire l’umanità in generale.

 

 

 

E capisci tutto grazie alle domande che ricevi
nel corso dei mesi prima del grande giorno.
Sì, perché dopo
le domande sconvenienti generiche,
esiste anche una vera propria  categoria:
quella inerente al matrimonio,
che non arriva dagli intimi ma dalle persone più disparate.

 

 

 

Come ad esempio:
1.
Quanti carati ha il tuo anello?
(e se me li inventassi tu capiresti che ti sto prendendo in giro?)

2.
Quanto hai speso per l’anello?
(se siamo amici, ha un senso. Ma se a mala pena prendiamo un caffè insieme, non sono cose da chiedere)

 

 

3.
Chi hai invitato?
(perché se c’è qualcuno che ti sta antipatico non vieni?)

4.
Come vi siete accordati? Chi paga?
(ma sono domande da fare?)

 

 

 

5.
Il punto cinque non è una domanda.
Perché rappresenta  le strategie (strampalate) per farsi invitare.
A I U T O.

6.
Avete consumato la prima notte?
(????)

 

 

 

 

Ricordiamoci, a domanda stupida
si può rispondere alla stessa maniera.

A domanda sconveniente, è possibile non dare risposta.
Cambiare discorso o fare solo un sorriso ebete.

 

 

 

Se vi vengono in mente altre domande, parlate ora “o tacete per sempre”.
Per il bene del prossimo, per quello dell’umanità
e per farci una fragorosa risata insieme. 🙂