DOMENICHE DI SETTEMBRE IN CITTA’

Per la serie “ho visto cose che voi umani…”
Vi è mai capitato di camminare per le vie del centro in una domenica d’estate?

Perdervi per le vie deserte,
godervi il silenzio inconsueto,
notare nuovi scorci,
lasciarvi affascinare da una città spettrale,
trovare posto a sedere nell’ora di punta.

Cinque vie: e ora dove vado?? 

Tutto molto singolare e affascinante.
Come la fantasia di alcuni cittadini in fatto di “outfit”,
che confermano la teoria tale per cui il caldo da alla testa,
stimolando  creatività discutibili.

Ecco le mode più diffuse ( ed improbabili):

– Stivali invernali con 40° all’ombra.
Da ammirare il self- control di queste persone
e la loro capacità di non percepire la temperatura
(sono probabilmente le stesse che a dicembre vedremo in minigonna senza calze);

– Hot pants indossati a prescindere da  peso, cellulite e statura.
Da copiare la loro tecnica di non passare ore davanti allo specchio
alimentando la paranoia insita in ogni donna.
Ma come sempre l’autocritica sincera è da tener presente
(nel bene o nel male).

– Reggiseni in vista.
Magari maculati.
Magari neri sotto t shirt bianca,
che va bene che non indossarli è volgare,
ma anche ostentarli non è da meno.

– Segni del costume che nemmeno una mappa del tesoro.
Nell’epoca in cui forse il vero anticonformista è chi di tatuaggi non ne ha,
non è una giustificazione cospargersi di mille “ghirigori” sulla pelle dati da costumi diversi.
Per prendere il sole ci vogliono  costanza  e diligenza ma,
soprattutto, attenzione per i segni.

– Jeans a risucchio a ferragosto.
Sarà stata anche una strana estate,
ma il dover rimettersi i jeans è solitamente l’atto che ne censisce la fine.
Da ammirare queste stoiche fanciulle
che con coraggio e spirito di sacrificio li indossano
sempre e comunque.

– Tacco 12 per guardare le vetrine.
Esistono davvero donne che vanno a fare shopping sui tacchi.
Muovendosi pure con disinvoltura.
Non è una finzione cinematografica né un’illusione data da Sex and the City.

– Ciabatte ogni dove.
Infradito in gomma come se piovesse.
Un popolo in ciabatte in città.
Non c’è rimedio.
E’ una costante di ogni estate.

Ho dimenticato qualcosa?