Ho conosciuto un nuovo brand cosmetico, Apricot,
dalle mie “pusher” ufficiali di regali, le ragazze di ItziHub.
Proprio quelle che mi permettono sempre di fare il regalo perfetto
e placare, quindi, la mia sindrome perpetua da prima della classe.
Dai regali dell’ultimo minuto, a quelli commissionati e scelti per tempo.
Perché la selezione di cose da regalare è infinita.
Sia per regali maschili (non so voi, ma io, da quel punto di vista, sono sempre a corto di idee),
femminili, bambini, pelosi e non.
Ma perché mi sento di dire che da Itzi si trova il regalo perfetto?
Perché la selezione è di cose belle (qui trovate anche la mia ),
di cose non banali (che per quelli ci arriviamo tutti)
e confezionate – a mano – con carte regalo e nastri come solo io potrei fare.
Perché il dettaglio – frivolo ma di vitale importanza –
della cura del pacchetto è parte integrante del pacchetto.
Come del resto il biglietto scritto a mano
(e sì, se ordinate online, si occuperanno loro per voi anche di questo).
Ma torniamo al punto di partenza.
Apricot beauty and Heathcare.
Come sempre, sono vittima del packaging bello (vedi sopra i pacchetti ben fatti),
ma anche delle promesse sincere e semplici come la loro dichiarazione
“pochi ingredienti – massima efficacia”.
Quindi, è stato amore a prima vista,
specialmente in un momento, come questo per me,
in cui il tempo è la risorsa più scarsa che ho e usare meno prodotti
piuttosto che leggere etichette degli ingredienti (la leggete sempre vero??)
corte è una manna dal cielo.
Ma dopo il colpo di fulmine, l’amore è diventato profondo:
dal tono ironico dei Pads (“me, myself and eye”, “scar, scar away”)
alla caratteristica multitasking e unisex delle creme e siero composti
da quelli che ora vengono chiamati “superfoods”, a
-ovviamente se no non sarei qui a parlarvene-
i risultati. Visibili. Reali.