Nell’era 2.0
della condivisione di massa,
delle marche in vista,
dell’ostentare la nostra vita privata,
quello che mangiamo,
cosa indossiamo,
dove andiamo,
con chi siamo
arriva, prima o poi, un momento in cui si
ha il desiderio e la necessità
di un proprio spazio il “invisibile agli occhi”.
Come se fosse il modo
per disintossicarsi,
per riflettere,
per fermarsi,
per capire che un bacio
dato ha molto più calore di quello scritto con un emotical.
Che gli abbracci,
quelli forti | veri | calorosi sono una panacea.
Che il vedersi per un gelato dopo cena,
che citofonare ad un amico,
che organizzare una rimpatriata
è una cosa tanto semplice quanto fantastica.
Perché come scriveva Antonie de Saint Exupéry
“Ecco il mio segreto.
E’ molto semplice: non si vede bene che con il cuore:
l’essenziale è invisibile agli occhi”
Cosa ne pensate?
Proprio così, l’essenziale è invisibile agli occhi di chi guarda!
Perchè non sta nell’apparenza, non appare l’essenziale.
L’essenziale è il poco, il semplice, il banale, il silenzio, la dedizione.
E’ tutto ciò che abbiamo messo da parte in nome di una corsa spietata per inseguire tutto.
L’essenziale è il tempo per noi stessi e per le persone care, l’essenziale pe me ora è la lentezza.
Sto inseguendo nuovi ritmi, e a costo di restare indietro voglio sentirmi umana.
Bella articolo, grande blog!
sono quelle meraviglie di vita, quando sappiamo che un abbraccio vale di piu’ di un vestito nuovo.