Il dazio da pagare per week end e vacanze è,
a mio personale avviso, fare la valigia (ma anche disfarla al rientro).
Da quella “mi porto tutta casa non si sa mai” di quando
ero adolescente a quella essenziale degli ultimi anni.
Ragionate fino all’ultima mutanda.
Una cosa è certa:
mai come quest’anno ci sentiamo privilegiati e grati nel farle.
Perché è la porta per lasciarsi dietro la clausura degli ultimi tempi,
l’inverno, la strana primavera vissuta a metà
e per entrare in una nuova dimensione.
Più spensierata – si spera.
Più simile a quelle estati di qualche anno fa dove la sensazione era una sola:
quella che tutto poteva succedere.
Quella che tutto sarebbe cambiato.
Avremmo potuto chissà, innamorarci, perderci, scoprirci.
Ma se non è più quel tempo,
cerchiamo almeno di avere uno spirito felice e leggero,
anche se i problemi sono molti.
Ma se pensiamo solo a questo è difficile ricaricarsi.
Quindi prepariamo le valigie,
piene di vestiti leggeri e colorati,
di libri, crema solare,
di quaderni su cui appuntare pensieri, idee e sogni.