La primavera per me è un campanello d’allarme.
Un monito per rimettermi “nei ranghi” dopo il letargo invernale.
Dal controllo dell’alimentazione – che non guasta mai –
a quello della bellezza cambiando la beauty routine,
all’attività fisica.
Ma una persona che ama praticare sport sempre,
per una serie di motivi che prescindono dall’aspetto fisico,
(perché si dorme meglio,
perché aiuta a sgomberare la mente,
perché ti fa sentire “bene”), come può fare a dare comunque un “twist”
in vista dell’estate?
La risposta l’ho trovata e l’ho messa a posto: Fitbit.
Un tracker, per dirla in gergo tecnico, orologio per
dirla in “ilariese”, anche se in entrambi i casi credo sia un modo
di banalizzare uno strumento che realmente è in grado di migliorare
il benessere partendo dalle piccole abitudini.
Mi spiego: per me è impensabile lavorando, con un bimbo da gestire
(per non parlare del marito e della casa ) aumentare gli allenamenti in palestra.
E’ un dato di fatto. Bisogna prenderne consapevolezza.
Il mio Fitbit Inspire HR mi sta aiutando a raggiungere dei piccoli – ma grandi-
obiettivi in grado di raggiungere il mio traguardo, la “prova costume”.
Dall’incentivarmi a raggiungere i 10.000 passi al giorno
(mi è capitato a volte di essere arrivata a 9.000 e rinunciando al divano
ho raggiunto un obiettivo che altrimenti non avrei avuto tracciato),
allo stimolarmi a dormire meglio e di più.
Sì, perché il riposare correttamente è parte integrante
del processo di dimagrimento (e vedersi scritte le ore dormite
è un’altra cosa rispetto al contarle).
Ma non solo: sto tenendo un diario alimentare,
tengo d’occhio i giorni del ciclo e il peso, per non parlare del fatto
che mi avvisa delle chiamate e degli appuntamenti così da sentire
(finalmente) il telefono anche se in modalità silenzioso.
Sì, sono entusiasta nel mio nuovo aiuto per il mio benessere,
se non si fosse capito!
E’ un aggeggio ginnico?
non prettamente. Nel senso che è utile a tutti a prescindere dal fatto che si sia sportivi o meno.
A presto
Ilaria