Forse, per la prima volta,
il vero tormentone di un’estate non è una canzone,
non è un colore, le borchie, il fluo,
i ciucci appesi al collo,
o la storia scoop tra due “vip”,
ma un’opera d’arte:
“The Floating Piers” di Christo e Jeanne-Claude.
E già per questo dovremmo
sentirci un popolo migliore.
A prescindere da prese di posizioni
da intellettuali incalliti.
Perché prima di questi 15 giorni
non stop di arte, polemiche, code infinite,
per molti un genio contemporaneo dell’arte
era sconosciuto.
E chissà forse,
dopo “evento” accolto
in modo “nazional popolare”,
qualcuno entrerà più volentieri in un Museo,
si informerà per una Mostra,
curioserà su internet.
Perché l’arte dovrebbe essere
un bene superiore e aperto a tutti.
Perché da oggi, 4 luglio,
l’opera sarà smantellata fisicamente,
ma non nei ricordi, nelle emozioni
e nelle foto condivise su Facebook.
Queste cose sono pagine indelebili.
Cose preziose che nessuno ci potrà mai rubare.
A testimoniare un’emozione durata una giornata.
La scusa per una gita fuori porta,
per stare con gli amici
per conoscere la Franciacorta
per assaporarne sapori ma anche
un punto di vista unico in mezzo al lago d’Iseo.
L’occasione
per prepararsi alla camminata sul lago in un modo unico:
attraverso gli occhi di un altro artista, Maurizio Galimberti,
nella sua mostra “Ready Made: Christo attraverso Galimberti
100 Polaroid per 100 postcard d’autore” organizzata
dal Franciacorta Outlet Village
(io lo dico sempre che andare per
negozi è una cosa frivola ma anche culturale).
Ne sono consapevole: molto si è scritto,
forse troppo.
Ma io non potevo non dire la mia, alla conclusione di questa iniziativa.
Non me ne vogliate 🙂
Vivendo nella stessa città della passerella, ti posso dire che quì se n’è parlato ad oltranza. Esserci andata è stata una bella esperienza. Ne valeva la pena ed era un modo diverso di vedere un lago che mi piace e che secondo me è abbastanza sconosciuto ai più….un bacio,
Eni
Eniwhere Fashion
Eniwhere Fashion Facebook
io andare, ci sono andata
selfie li ho fatti, condivisione su instagram e facebook avvenuta,
direi che il mio dovere social, l’ho fatto!
Io non ne sapevo nulla. Conosco poco il lago d’Iseo, ammetto.
Non sempre condivido gli abbinamenti, nella moda come nei cibi, nell’arte ecc. ecc.
Ma alla cultura e al sapere bisogna spalancare le porte,
anche quelle di un centro commerciale…
Ciao! Sarebbe davvero bello se anche solo una piccola parte delle persone che ho visto a The Floating Piers trovasse più piacevole entrare in un museo dopo quell’esperienza… lo spero, ma non ci conto troppo! A me é piaciuta molto però!
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