DI GALATEO, DI ESTATE, DI OUTFIT IN CITTA’

Da quando ho aperto il blog non passa estate
che io non mi ritrovi a fare il punto (o una sorta di galateo) sul buon gusto,
lo stile e i vestiti da sfoggiare d’ estate in città.

Perché se è vero che non esiste una regola
scolpita nella pietra del Galateo, è anche vero
che ci sono in giro per la città degli outfit e pose
da far venire i brividi anche all’Abominevole Uomo delle nevi.

 

 

Ecco un elenco delle “bucce di banane” più comuni
su cui inciampare. Perché si sa che il caldo da alla testa:

1_ INFRADITO E CIABATTE
C’è un popolo in ciabatte in giro per le nostre città d’estate.
C’è un popolo con i piedi neri per il camminare, in ciabatte, in città.
C’è un popolo sgraziato nella falcata per la città.
C’è un popolo che crede di essere in piscina ma, ahimè, è a casa a lavorare.

 

2_ BIANCHERIA INTIMA
Se la biancheria si chiama “intima” ci sarà un motivo:
non va mostrata. Non va esibita (tipo reggiseno nero e t shirt bianca).
Non si deve proprio vedere.

 

3_ COSTUMI DA BAGNO AL POSTO DELLA BIANCHERIA INTIMA
Sì, se pensavamo che l’ultima frontiera del cattivo gusto
fossero le spalline di silicone dei reggiseni (che si notano quasi di più di quelle normali),
è arrivata l’ultima trovata: metter come biancheria intima i costumi così
da sentirsi legittimati a sfoggiarli.
Ecco. Anche no.

 

4_ IL PRENDISOLE
Il nome già è l’indizio migliore per capire, se si dovesse avere il dubbio,
dove è consono indossarlo. Certo non è elegante in ufficio, in situazioni formali
dove forse è meglio non esporsi troppo. Con la propria pelle.

 

5_ CANOTTIERE & PINOCCHIETTI (UOMINI)
Prima di uscire di casa, entrate in modalità critica, mettetevi davanti allo specchio
e guardatevi. Vi sentite credibili ed eleganti vestiti con canottiera
e pinocchietti?

 

Vi viene in mente altro?