“Ti mando un vocale di 10 minuti” anche no. Forse solo se sei Tommaso Paradiso. Meglio, quindi, fare un punto sui messaggi vocali whatsapp e il Galateo contemporaneo.
Temuti quando arrivano in piena riunione tattico – strategica – fondamentale per i risultati di un anno. Amati quando con l’opzione x2 sostituisci una telefonata con la zia logorroica in pochi minuti. Se utilizzati con grazia, senno e molta educazione possono essere rivalutati. Dopotutto, il Galateo sarà pure stato scritto nel 500, ma è in continuo aggiornamento. Soprattutto quando si parla di buone maniere e telefono.
Ma contestualizziamo come:
- mai fare un vocale e basta senza accompagnarlo da un messaggio scritto in cui segnali il grado di priorità “ascolta senza urgenza”, “ti mando la lista della spesa”, “volevo solo cantarti una canzone”
- Se in aiuto ad una conversazione, perché a volte si fa “prima” a spiegare a voce, va benissimo. Si capisce
- il messaggio vocale può sostituire una chiamata, ma non tutte le chiamate. Come sempre in medio stat virtus
- e’ sempre cortese, e la forma non costa nulla, scusarci per aver scelto di usare il vocale e motivare la scelta (non volevo disturbare, non riesco a chiamarti/ scrivere)
- non sbuffiamo quando arriva un vocale se siamo i primi ad averlo fatto
Poi, considerazione importante in generale sul grado di priorità dei canali di comunicazione. Mi spiego: pur essendo tutti iper-connessi, non siamo sempre pronti a rispondere sempre e costantemente a tutti.
Se abbiamo urgenza di una risposta, chiamiamo. Meno urgenza, un messaggio whatsapp. Poca urgenza, una mail (si può rispondere anche dopo qualche giorno ). E per quanto riguarda il messaggio vocale.. urgenza minima. Per il semplice fatto che non si può sempre ascoltare .
Cosa ne pensate?