Avevo già scritto un post qualche estate fa sul Galateo in montagna, colpita, specialmente in estate, dalle buone maniere ma anche da quelle cattive che si incontrano fra sentieri e paesini montani. Ma credo che sia necessario farne uno nuovo. “Sui generis”, ma più specifico su come comportarsi con gli animali al pascolo che si possono incrociare spesso e volentieri durante le passeggiate.
Soprattutto per chi, come me, frequenta l’Alto Adige che è composto come territorio per il 34% da pascoli per lo più d’alta quota, ovvero oltre il limitare del bosco (e il fatto che il bestiame trascorra l’estate al pascolo è un toccasana per il paesaggio perché contrastano l’avanzare dei boschi e liberano gli alpeggi dalle sterpaglie).
COME COMPORTARSI CON LE MUCCHE & CO
1. E’ buona norma (ed educazione) rimanere sul sentiero: sia per non disturbarli sia per non danneggiare, calpestando i prati, l’opera di mietitura dei contadini. Se, invece, un animale vi blocca la strada non improvvisate – vani – tentativi per smuoverlo. Aggiratelo.
2. Mantenere le distanze: come ci ha insegnato la pandemia mondiale, le distanze aiutano. Proteggono. Quindi meglio non accarezzare né, tantomeno, dare da mangiare agli animali.
3. Mantenere la calma: se siamo tranquilli noi, anche le mucche lo saranno. Perché avendo loro una visuale ristretta, si impauriscono facilmente. Quindi se ci dovessero vedere agitati, con movimenti a scatti…
4. State lontani dai piccoli: come tutte le madri, l’istinto è quello di proteggere i propri piccoli. Evitate di avvicinarvi troppo e, tanto meno, frapporvi fra loro due.
5. I cani vanno tenuti al guinzaglio: potrebbero, gli animali al pascolo, sentirsi minacciati.
In poche parole, adottate tutti quei comportamenti che vorreste che il prossimo avesse nei vostri confronti quando siete nel beato relax: non disturbare, non fare schiamazzi, non invadere lo spazio.
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