Solo al pronunciare la parola “succhiotto”
si fa un balzo indietro nel tempo.
Quello delle mele.
Quello dei primi amori, dei primi baci,
delle prime uscite, delle prime bugie (buone)
ai genitori.
Perché non è che si poteva raccontare tutto
ma proprio tutto.
E queste cose ti ritornano in mente non tanto
quando vedi ragazzini in giro in preda a
turbinii adolescenziali.
Quanto quando vedi gente, in pieno agosto
girare con la sciarpa al collo.
Cosa che ti fa pensare subito ad un colpo di cervicale
o a un succhiotto da mimetizzare
(il vero dramma è che nell’80% dei casi non è nessuna
delle due ipotesi).
E fatto il profondo respiro sul tema del cattivo gusto diffuso,
ti viene in mente che a quei tempi avresti voluto un
post da consultare (ma noi avevamo solo la posta di Cioè)
con qualche consiglio su come comportarsi (e far passare quei
5/15 giorni di attesa di “guarigione”).
Eccolo qui:
– rassegnatevi al fatto che una volta fatto, il succhiotto non si cancella,
nè con la forza del pensiero, nè con il fondotinta (si rischia solo di metterlo più in evidenza).
Tuttavia correttori e fondotinta possono aiutare: se il versamento è viola o blu,
usa un prodotto di colore albicocca. Se è verde, prova un primer viola
– il succhiotto è un simpatico gesto di “possesso” ma
diventa antipatico esattamente due secondi dopo essere stato fatto.
Se è possibile, meglio sempre evitare.
– in inverno la soluzione è facile: golf a collo alto d’estate accusate mal di gola
e/o mal di collo
– applicate del ghiaccio o una fonte di calore: il succhiotto non è altro che un livido molto superficiale.
Il freddo aiuterà nei primi giorni a ridurlo e il caldo aiuterà ad aprire i vasi sanguigni e favorisce la circolazione
Baci a tutti 🙂