Penserete: cosa ci sarà mai di positivo nel rientro?
Il ricordo delle vacanze, si sa, è svanito già subito dopo la terza riunione fissata
ancor prima del secondo caffè della giornata.
E manca decisamente troppo al prossimo ponte.
Come prima cosa meglio non farsi prendere dalla “calimerite”
e |o da un pessimismo cosmico perché altrimenti altro che Blue Monday.
Ecco alcune cose su cui focalizzarci:
1_
I saldi sono ovunque e l’inverno durerà ancor un po’.
Facciamo la lista dei “vorrei non vorrei ma se poi”
e dei negozi virtuali e reali da “ispezionare” per l’affare dell’anno.
2_
Concentriamoci sul fatto che ancora per qualche mese golf e camicie potranno mimetizzare
senza fatica chili di troppo e che siamo super in tempo per la prova costume.
3.
Le vacanze estive sono più vicine
dello scorso -traumatico- rientro in ufficio di settembre.
4_
Il freddo stimola in binge watching e le serie su Netflix non mancano
(anzi, avete qualcuna da consigliare?)
5_
Potremmo concentrarci sul Carnevale
e organizzare una festacon gli amici.
Anche se siamo cresciuti.
Perché così avremo qualcosa di frivolo ma di vitale importanza a cui pensare | da attendere.
Voi avete altri rimedi palliativi per superare la tristezza del rientro in ufficio?
Certo. Rallentare. Fare con calma. Ringraziare di avere un lavoro, con reddito annesso.
C’è ancora, chi ha un lavoro e non incassa, o non viene pagato, oppure viene pagato male.
E c’è anche chi sta male per salute, e vorrebbe tanto ritornare al lavoro.
Quello che ascoltiamo alla radio o alla tv è campagna elettorale, la vita è un’altra cosa…
e anche creare l’atmosfera piacevole a casa: l’ordine, i fiori, le candele accese ecc. -a me aiuta molto 😉