Non sarà il primo,
né tanto meno l’ultimo post
in tema di whatsapp e relazioni.
Ma staccandoci per un attimo
dalle relazioni sentimentali,
dai “visualizza | non visualizza,
dal letto | non letto,
dall’online senza visualizzare,
dal visualizzare e non rispondere,
dal “sta scrivendo”
c’è un altro mondo di relazioni
su whatsapp: quelle lavorative.
Perché questo sistema di messaggistica
è tanto veloce, pratico, quanto invadente
e poco formale.
Per intenderci:
se non ci conosciamo e non ci diamo nemmeno del “tu”,
scriversi su “whatsapp” è un’invasione di campo. Della privacy altrui.
Whatsapp è un mezzo informale, leggero e legato più alla sfera privata.
Come esiste un tono | linguaggio per ogni contesto o strumento,
così esiste il mezzo di comunicazione giusto
per ogni comunicazione.
Per tutto ciò che riguarda il lavoro,
le mail sono sempre perfette:
per inviti, per contattare qualcuno in merito ad un progetto di lavoro,
per fissare un appuntamento.
Per avvisare di un ritardo
o per una comunicazione urgente
meglio un sms. Non whatsapp.
I Gruppi invece hanno bisogno di un capitolo a sé.
Perché, non so voi, ma al momento
ho più gruppi di whatsapp che scarpe.
E questo non è una cosa banale, contando
che praticamente le colleziono.
E se esiste il gruppo “cena”, “mamme”,
“family”, “amici A”, “amici B”, “amici C”,
“calcetto”, “birretta”, “colleghi ufficio”,
“colleghi mio ufficio + ufficio a fianco”,
“cinema”, “vacanze”, “vacanze pasqua”, “vacanze ponte primo giugno”
è davvero inutile crearne uno per comunicazioni
lavorative.
Anche perché andrebbero disperse.
E questo farebbe di noi dei dilettanti allo sbaraglio.
Cosa ne pensate?
Penso che hai ragione. Che il messaggio whatsapp è immediato e confidenziale e non lo si deve inviare a chiunque. Io se propio devo, prima mi presento e poi chiedo scusa per aver invaso quello spazio. E se non mi si risponde che posso farlo, io non uso mai più il loro whatsapp. E’ solo questione di buona educazione.
“Penso che abbia ragione” è meglio.
Scusate, non ho risposto alla domanda: mai per lavoro.