Dicono che le cicatrici
rafforzino il carattere di chi le possiede.
Perché se le puoi toccare, vedere, rivedere
ti aiutano a ricordare quanto forte sei.
I traumi superati,
le battaglie vinte e quelle perse,
i capitoli che hai chiuso e quelli nuovi che,
grazie a loro, hai aperto.
Fanno parte di noi, della nostra storia, della nostra vita.
Sono sempre pronte a non farci dimenticare
i punti di arrivo, di partenza
e i momenti su cui è meglio non tornare.
Ovviamente non sono da meno quelle invisibili.
Perché a modo loro, ciclicamente, si palesano.
Si fanno sentire.
Ma, a prescindere dall’orgoglio da “guerriero”,
va bene ricordare che, se si può
levigare la pelle, guarirla il più possibile, perché non farlo?
Dopotutto la mente e il cuore non dimenticano.
Anche se, con l’aiuto del tempo, tutto è più gestibile.
Quindi una soluzione c’è.
Per le cicatrici come per le smagliature, che
inevitabilmente arrivano in uno dei momenti più belli della vita
come la gravidanza.
Proprio quando passati i primi mesi di vedo/non vedo,
di depistaggi da occhi indiscreti ,
la pancia arriva. C’è. Si vede. Cresce.
E con lei anche la pelle si traumatizza, inevitabilmente.
Assottigliandosi. Smagliandosi.
E’ proprio quello il momento di integrare abbondantemente
l’idratazione della pelle (olio mandorla + crema idratante)
con il siero “The Concentrate“.
Per un effetto rigenerante
della pelle, sia della pancia che del seno.
Per aiutarci poi a rientrare nei jeans
o meglio, “a dimensione normale”.
Ma mai sottovalutare anche il “post”.
Che sia un cesareo (subito dopo la guarigione della ferita
può aiutarvi contro rossori e la pelle tesa)
sia per un parto naturale nelle 4/8 settimane successive.
E comunque vale la pena, anche solo per dedicarci
un momento tutto per noi.
Per prendere la giusta dose di tempo (non ne serve molto)
e applicarla con un massaggio.
Perché sarà anche vero che il bambino ha bisogno di noi,
ma se siamo più belle apprezzerà di più, no?
Certo. Essere mamma non vuol dire essere trascurata.
E le creme giuste aiutano a ridurre smagliature e cicatrici.
Ecco, forse quelle invisibili sono spesso le più dolorose.Un bacio Ilaria
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