Mi sfugge se è più il cinema ad influenzare la moda o viceversa.
Sicuramente è ricorrente, in concomitanza con l’uscita di una pellicola di successo,
il nascere o il tornare in “auge” di uno stile particolare.
Anni fa era successo in occasione dell’uscita dell’ultimo Indiana Jones,
dove abiti da safari e speleologi venivano riprodotti anche dagli stilisti.
Hermès 2009 |
Ralph Lauren – 2008 |
E chi non ha desiderato, o addirittura comprato, uno skateboard dopo aver visto “ritorno al futuro?”
Lo stesso sta accadendo oggi con lo “stile ballerina”:
pericolosissimo da indossare se non si vuole cadere nel “tamarrite acuta” o, in alcuni casi, sembrare l’ippopotamo di “Fantasia”.
Fantasia – Walt Disney, 1940 |
L’altra sera sono andata a vedere “Black Swan” ,interpretato da una sorprendente Natalie Portman.
Regia azzeccata, fotografia perfetta per la storia, costumi intriganti:
inutile esternare il mio consenso per questo film da vedere, ma ,forse, non da “ri-vedere” più volte, considerando la tematica angosciante.
Evitando di fare le solite divagazioni cinefile,
non è sicuramente la prima volta che la moda butta un occhio al mondo della danza, nè sarà l’ultima:
Alexander McQueen – pe 2011 |
D&G – 2010/2011 |
Jason Wu – 2010/2011 |
Asos – 2011 |
Ballin – 2011 |
Camomilla |
Credo che il tulle, in ogni sua manifestazione,
sia da evitare al di fuori di un palcoscenico e di una scuola di danza.
Sex and the City – 1998 |
Per andare a teatro, invece, ad assistere ad uno spettacolo,
l’abbigliamento deve essere sempre curato ed elegante.
I jeans, gli stivali o le scarpe da tennis i sono da lasciare nell’armadio.
E’ vero che oramai se ne vedono parecchi, sia nel parterre che nei palchi,
ma è sempre meglio distinguersi!
Solo “la prima” rappresentazione, che inaugura la stagione,
come ad esempio il tradizionale 7 dicembre per il Teatro alla Scala, richiede l’abito da sera e lo smoking.
Letizia Moratti – Ghetti Images |
Raffaella Curiel – Ghetti Images |
Durante la normale programmazione, presentarsi in lungo risulta fuori luogo
tanto quanto un pantalone a coste od una felpa con inserti in swarosky
(da ricordarsi sempre che i lustrini non danno un’allure “elegante” a priori: dipende sempre come vengono utilizzati).
L’abbigliamento indicato è quello che useremmo per andare ad una cena o, al limite, se il tempo è tiranno, rimanere come eravamo in ufficio.
Ecco alcuni piccoli suggerimenti:
vestitino o il tubino
Zara Basic |
filo di perle
ballerina o scarpa con tacco alto
“Topolino” in velluto – Marc Jacobs |
Mila Shon |
giacca o golfino
Burberry – Giacca da Smoking |
Zara |
camicia bianca
Bagutta |
borsa possibilmente piccola (possiamo tranquillamente metterla nella borsa grande da giorno senza essere cariche come uno sherpa!)
Prada |
Se siamo accompagnate da un uomo, qualsiasi sia la nostra relazione con lui (amico/fidanzato/cugino/marito) alla classica e puntuale domanda “cosa mi devo mettere?” risponderemo che va benissimo un abito sia completo che spezzato, e che la cravatta sarà a sua discrezione.
Alessandro Gassman |
Robert Pattinson |
Riccardo Scamarcio |
D'accordo su tutta la linea.
Trovo questo post molto pensato. Amo alla follia lo stile ballerina anche se molto pericoloso. Attendo con ansia il ritorno dello chignon.
Bellissimo articolo, pieno di riferimenti assolutamente azzeccati e di spunti da tenere in considerazione.
E' la moda che influenza tutto. Dalle passerelle in Tv, gli abiti prima o poi si vedono addosso alle "testimonial". Al cinema poi, sono i registi che si servono di costumisti se l'ambientazione è retrò, oppure degli stilisti affermati se trattasi di film moderno, e poi il pubblico se ama copia.
Teresa d.
Tubino nero, collana di perle e ballerina: look perfetto per andare a teatro. Decisamente Audrey in Breakfast at Tiffany's.