Credo che la lettura sia un lusso.
Anzi, un privilegio.
E proprio come da copione,
te ne accorgi quando non riesci più a farlo.
Parlo della pila di libri meticolosamente costruita durante l’inverno
con quei titoli nuovi o “vecchi”
da conservare per le vacanze.
Impilati con cura in libreria o nel Kindle.
Quei libri che già sai che ti terranno la notte sveglia.
Quelli che sono talmente belli
che ne leggi un capitolo appena apri gli occhi.
Ancor prima del caffè.
Quei libri che, passati gli anni dell’università,
non ti puoi più “permettere” durante l’anno.
È un lusso limitato alle vacanze.
All’estate. Al divano all’ombra delle luci dell’albero di Natale.
Poi succede che nasce un figlio.
E nulla. Il tempo libero diventa la risorsa più scarsa in assoluto.
Più della carta di credito piena durante il black friday.
O dormi, o leggi.
Il bivio al quale per me non esiste una scelta,
se non obbligata.
Quindi, se quando ero incinta mi mancava tantissimo
il secondo bicchiere di vino, ora mi manca leggere.
Perdermi fra le parole.
Perdermi nell’immaginare il tutto nella mia testa.
Perdere una notte per poter leggere l’ultima pagina
e fare quel sospiro profondo che viene spontaneo
quando si chiude un libro appena finito.
Non mi lamento. Sia chiaro.
Ma è una cosa frivola di vitale importanza
che non va dimenticata
(e che sono certa che presto rientrerà nella mia consuetudine).
Brava. Ritornerà il tempo dedicato alla tue letture.
Intanto leggi con lui favole e racconti. La bibliografia infantile è interessante.
Io ho accettato di passare dal libro cartaceo al Kindle (non l’avrei mai detto) quando la mia prima bimba era piccolissima e mi dormiva spesso accanto, per trovare una nuova forma della consuetudine alla lettura, anche per me essenziale.
Che dire..la vita si ridisegna, ritrova le sue coordinate da punti di vista diversi ..e ci regala prospettive che mai avresti pensato e che scopri essere bellissime.
sogno questo momento di respiro con un libro in mano, è uno dei miei buoni propositi per il 2018 – dedicare più tempo alla lettura.