A chi nella vita non è scattato
un “raptus” di ordine, scagli la prima pietra.
E non mi riferisco
a riordinare i vestiti disseminati
senza un ordine preciso
tra divano, servo-muto e il letto.
E nemmeno al cambio armadi.
Ma riorganizzare casa,
per riordinare in realtà i
nostri pensieri, le nostre priorità.
Perché certe azioni pratiche,
aiutano in realtà quasi più lo spirito che il fisico.
Per “fare mente locale”, come dice mia mamma.
Perché liberarsi di carte,
cartine e cartacce
scontrini, biglietti del cinema,
ritagli di giornale,
accumulati nei mesi aiuta.
Mettere ordine in casa, in ufficio, nella propria stanza,
serve a buttar via non solo cose inutili,
ma anche sentimenti e ricordi che magari non ci appartengono (più).
Come anche abbandonare alcune vecchie abitudini
che hanno un retrogusto pesante,
come quei vecchi vestiti che non mettiamo più,
ma ci ostiniamo a tenere negli armadi.
Anche se sappiamo benissimo che dopo due stagioni
che non mettiamo qualcosa non la rimetteremo mai più
(almeno finché non diventa vintage).
E poi diciamocelo:
dopo aver fatto scoppiare una supernova in casa,
dopo aver riordinato tutto,
che soddisfazione e senso di perfezione unico ci pervade?
Sottoscrivo pienamente. Complimenti, seguo sempre il tuo blog, riesci a cogliere le sfaccettature femminili con garbo e ironia. Brava!
Grazie, grazie davvero!
Questi sono i classici messaggi che mi spronano a continuare in questa fantastica avventura da blogger!
Ilaria
Vero. Esercizio utile.
E’ come ricominciare qualcosa daccapo.
E poi lo si fa anche per il gusto di cambiare di posto il vaso di fiori o una foto in cornice…