Natale alternativo o un’alternativa al Natale?
Sembra in tutto e per tutto un dubbio amletico.
Forse lo è.
Perché la vita, purtroppo, ti porta a sentire la necessità di cambiare abitudini.
Anche se le vecchie ti piacevano. anche un bel po’.
Perché cambiare ti porta a contenere la malinconia e la tristezza.
I vuoti non si colmeranno mai ma i palliativi esistono.
Quindi cambiate abitudini.
Invertite le vigilia con il pranzo di Natale.
Cambiate scenario.
Andate a una mostra, giocate a Cranium,
andate a pattinare,
ascoltate musica felice,
circondatevi di amici e lucine rigorosamente di luce calda.
Modificate l’ordine dei fattori
(perchè straordinariamente i risultati possono cambiare)
state con nuove persone, cambiate menù e se potete location.
Poi perché non istituire il brunch di Natale
così da evitare il pranzo e la cena?
Mhm, si. La mente dice che hai ragione, la tradizione del Natale in famiglia e a tavola, per tre giorni di seguito, è stancante. In molti casi, è patetica. Ma il cuore dice che a Natale tutte le strade portano a casa, e che si celebra la festa della famiglia, e che si può coniugare il rito pagano e il rito cristiano e che è bello rivedere parenti che vedi poco durante l’anno.
Insomma, questa festa diventa sempre più mercificata.
Bella la foto n.1, un bel gioco di parole per ricordare di essere presenti, come regalo, e di regalare abbracci e non solo oggetti e varie…