Come nella boxe, a volte serve
fare un passo indietro per farne due in avanti.
E se ci sembra di perdere tempo a non fare nulla,
in realtà non è vero.
Anzi.
Ritagliarsi dei momenti di inattività fa bene,
al cuore, alla mente al fisico.
Perché “staccare” serve a coltivare la creatività,
allenta le tensioni e ci rende più produttivi.
Perché una volta riposati i punti di vista cambiano,
le priorità prendono la giusta posizione.
Quindi impariamo a goderci senza sensi di colpa
qualche ora in più a letto al mattino,
la colazione seduti in pigiama mentre sfogliamo il giornale,
una maratona di serie tv sul divano,
mangiare quando si ha fame,
le serate in casa con gli amici senza guardare l’ora,
finire un libro.
Perché è legittimo spaparanzarsi sul divano,
è un dovere sociale perdere un pomeriggio a zonzo,
è un diritto non puntare qualche volta la sveglia,
è di vitale importanza spegnere pc, smartphone e cervello.
E sotto Natale, una volta decorata casa, con le luci dell’albero accese è
ancora più bello, no?
Vero!
Ma riuscire a godere di ogni attimo della giornata non è da tutti.
L’ansia di fare e strafare ci divora. Purtroppo…
si, è più bello…
è sempre tutto più bello a Natale, compreso soffrire per quello che non si ha, ma si vorrebbe