Ognuno ha il suo modo di vivere la gravidanza, la pancia, le emozioni.
Chi condividendole, chi chiudendosi – anche un po’ per scaramanzia- in sé stessi,
chi non parlandone e chi parlandone forse anche un po’ troppo.
Qualsiasi sia l’atteggiamento scelto,
qualsiasi sia la nostra attitudine è inevitabile
scontrarci con l’invadenza – per fortuna solo verbale,
senza contare chi, anche non conoscendoti, tocca la pancia altrui.
Un fiume di confidenze, domande, affermazioni
che possano suscitare un moto di sensazioni spiacevoli.
Ecco perché sento l’esigenza di elencare le cose
da NON dire ad una donna incinta. A qualsiasi mese sia.
1_
Dormi ora che poi non lo farai più (prima gravidanza)
Riposati ora che poi inizia il delirio (seconda gravidanza)
La risposta che sorge spontanea è: Perché? A che pro?
E’ logico comprendere che l’arrivo di un nuovo componente in famiglia
destabilizzi equilibri e routine. E’ inevitabile.
Certo è che ognuno ha il suo proprio modo di organizzarsi,
di vivere la mancanza di sonno, di chiedere aiuto.
2_
Racconti sul proprio parto (non richiesti).
Non si dicono. Non si fanno. E se richiesti, vanno omessi i dettagli splatter.
Ogni parto è un capitolo a sé. Ognuno ha la sua storia.
Perché terrorizzare qualcuno che deve ancora viverla?
3_
Facce o frasi lasciate a metà quando non vogliamo cadere in dettagli
scabrosi che abbiamo vissuto (vedi punto sopra).
Omettere dettagli paurosi o spaventosi è sempre cosa buona e giusta,
vale lo stesso per il non lasciare intendere o creare il dubbio di quanto sia successo.
Ricordatevi, generano la stessa ansia.
Vi viene in mente altro?