Che non si dice piacere
(perché non è affatto detto che sarà un piacere
conoscere una persona che potenzialmente potrebbe
essere la più sgradevole del mondo)
spero sia una cosa ormai assodata.
Ma riflettendoci bene,
ci sono altre cose che è meglio non dire
per buona educazione, per etichetta,
per buon senso e un po’ per tutte le cose insieme.
(per il nobile principio che mi ha insegnato la mia
maestra alle elementari che, nel dubbio, “a star zitti
si fa sempre bella figura”)
Eccone alcune:
– Buon Appetito!
Lo dicevano nel Medioevo i feudatari
lasciando gli scarti dei loro banchetti alla servitù.
Se proprio non riuscite a non dire nulla, meglio
un complimento per la mise en place o alla padrona di casa.
– Tolgo il disturbo
Fa molto Calimero, oltre ad avere poco senso. Non disturbate.
Meglio essere sinceri e dire che si è fatto tardi.
– Salute!
Ma voi, quando starnutite, vi sentite bene?
– Frasi ovvie e banali
Ripeto, nel dubbio è meglio star zitti.
– Salve
E’un saluto affrettato. Frettoloso e che non reca giusta attenzione
all’interlocutore. E come tutte le cose poco curate risultano poco
eleganti (per non parlare poi del fatto che “salve” era il saluto
che nell’antica Roma veniva dato ai defunti…).
– Cin- cin (ma anche Salute o Prosit)
In alcune lingue orientali, cin cin, è nomignolo di un attributo sessuale.
Meglio non dire nulla ma, soprattutto, accennare solamente il gesto di alzare il calice.
Le acrobazie che talvolta portano i commensali pure a sbracciarsi, non sono eleganti
e il far tintinnare fra loro i bicchieri è un rischio di rottura degli stessi inutile.
– “Io e te” e non “Te e io”
Le manie di protagonismo non sono mai eleganti.
– Parole “di moda” e inglesismi
La lingua italiana ha un vocabolario,
stando ai dizionari più comuni e diffusi,
che comprende circa 160.000 vocaboli.
Perché non usarli?
– L’avete cercato?
Sarebbe da rispondere a tono e dire,
a prescindere dalla verità, “no”, solo per vedere la reazione.
Ve ne vengono in mente altre?
Ci sono altre frasi che vi fanno rabbrividire?
assolutamente sì! sconvenienti al massimo!
A presto,
Ilaria
Sono tante le parole a vuoto e le frasi sconvenienti che escono di bocca un po’ a tutti.
Io non amo sentirmi dire ” senti cara” oppure “bella, mi prendi questo…”, da chi non conosco.
Lo trovo insopportabile. Come sentirmi chiedere come prima cosa se le sopracciglia sono finte da una che non incontravo da anni. Pazzesco.
Sono indulgente sul “Buon appetito”, non lo trovo per nulla inopportuno, anzi, e’ un augurio a gradire il cibo e la compagnia a tavola.
Quant’altro usato come un intercalare alla fine di un elenco o totalmente a caso in chiusa di una frase. Quando lo sento, ormai spessissimo, rabbrividisco sempre!