Non si dice piacere è una regola chiave del galateo delle presentazioni: è meglio dire il proprio nome e cognome quando ci presenta perché, potenzialmente potrebbe non essere un “piacere” conoscere qualcuno.
E poi, ricordare (repetita iuvant, come dicevano i latini) il proprio nome al posto di dire uno sterile “piacere”, aiuta il prossimo nella sua memorizzazione (non so cosa ne pensate, ma quando mi ritrovo a non ricordarmi il nome di qualcuno è davvero imbarazzante).
Infine, ricordiamoci che le bugie non solo hanno le gambe corte ma sono poco eleganti: iniziare un rapporto, di qualsiasi natura e genere, non solo non è di buon auspicio o ma non è nemmeno accettato dal galateo delle presentazioni. Sia “antico” che moderno e persino “contemporaneo”.
Quindi buona educazione ma anche buon senso e logica, tre elementi chiave del vivere bene ed elegantemente con gli altri. Ho pensato di partire proprio da questo aprendo il mio blog: dalle basi. Da una regola del galateo delle presentazioni e dal suo non si dice piacere in grado di sortire, per chi la già conosce, un sorriso e una domanda, più che lecita a chi non la sa.
Al netto del suo nome, delle presentazioni e del buon senso, questo spazio nasce perchè credo fortemente che la buona educazione, anche nelle sue manifestazioni più formali e tradizionali, se reinterpretata in chiave moderna, grazie ad un minimo di buon senso, possa fare la differenza in ogni frangente della nostra vita.
Quindi, quando vi presentate, fateci caso e ricordate a tutti perché non si dice piacere 🙂
In bocca al lupo per questa tua nuova avventura!
PS
Si può dire "in bocca al lupo?" hihihi
crepi il lupo!! grazie!