Non è una grande scoperta che io sia la donna delle liste.
Della pianificazione. Del controllo.
Ma per me, che vorrei una giornata di 36 ore per fare tutto,
è l’unico modo per ritagliare del tempo per me.
Che sia un quarto d’ora o una mezza giornata senza programmi.
Sembra un paradosso ma per me è così:
faccio programmi per avere del tempo da non programmare
(è contorta come cosa ma ha una logica).
Quindi ecco la lista delle priorità del rientro
(giusto per non perdersi subito i benefici delle vacanze):
– disfare le valigie
– avviare quante più lavatrici possibili
– fare mani e piedi
– riempire il frigo (fa l’eco)
– fare pace con i miei capelli con un taglio
(e magari anche una piega e una rivalutazione del colore)
Non necessariamente in quest’ordine.