Se pensavate che il ricamo fosse una cosa ottocentesca,
legata all’educazione delle giovani educande,
anzi piccole donne, dovete ricredervi.
Quest’anno più che mai.
Perché ago e filo possono non solo far moda, ma raccontare storie.
Rendere indelebili parole senza ricorrere a tatuaggi.
Per raccontarsi attraverso la moda.
Per personalizzare con le proprie iniziali i vestiti e gli accessori.
Per raccontarsi attraverso forme e/o parole che ci piacciono e che ci rappresentano.
Al costo di cucirsi addosso aquile e dragoni.
Perché il ricamare a mano qualcosa è da sempre un simbolo di lusso.
Quel lusso vero. Fatto di dettagli.
Alla faccia del fast fashion che ci vuole tutti uguali e velocemente.
E se proprio non siamo avvezze ad ago e filo,
se proprio non abbiamo nessuno che lo può fare al nostro posto,
possiamo sbizzarrirci con le toppe.
Per rendere uniche e diverse giacche jeans,
maglioni, cappelli
e qualsiasi altra cosa.
Quest’anno è l’anno buono.
Ce ne sono tante, diverse, simpatiche, in commercio.
Un unica avvertenza: saper usare il ferro da stiro 🙂
Cosa ne pensate?
Non amo i loghi in genere, ricamati oppure applicati.
Con moderazione userei delle applicazioni in paillettes.
Credevo ti riferissi al ricamo di corredi e corredini…
Quelli sono raffinate tradizioni.
Mamma, nonna, esperte tessitrici, cucitrici, sarte stiliste, sanno fare dal merletto all uncinetto, alla coperta decorata; dal vestito al quadro variopinto. Dal maglione invernale al twin set primaverile. Aghi, ago, uncinetto, filo, aida, gomitoli, cotone, quasi tutto quello che indosso è fabbricato da loro e il fatto che più mi strabilia è che non lo abbiano mai fatto di mestiere! Mamma è neurochirurgo (e quindi diciamo che con gli aghi… Già, peccato ricamasse le iniziali in corsivo grassetto sugli asciugamani già a dodici anni) e nonna titolare di un negozio di calzature per tipo cinquant’anni con nonno.
Fatte queste premesse, arrivo io, la crème de la crème, giurista dai mille interessi… Con disastrosa inettitudine all’arte dell’ago&filo&company. So giusto rattoppare a rovescio, attaccare bottoni e applicare fettucce per appendere strofinacci, asciugamani e via dicendo.
So’ teribbbbile.
E per di più non mi piacciono le applicazioni di nessun tipo.
Giulia
Hai ragione è un ottimo modo…kiss!! VLifestyle
A me piacciono i ricami, ma le toppe no. Carinissima l’ultima maglietta!
Bella Pummarola