La superstizione e la scaramanzia non sono mai eleganti.
Perché sono atteggiamenti superficiali e senza alcun fondamento scientifico o certezza di risultato,
che il più delle volte possono ledere la sensibilità del prossimo.
Ma nel dubbio perché non attenersi a certe ritualità
per far sì che il 2016 parta con il piede giusto?
Ecco alcuni spunti raccolti in giro per il mondo:
In Italia usa mettersi qualcosa di nuovo,
infilarsi le mutande rigorosamente rosse alla rovescia
per togliersele il primo dell’anno e raddrizzare così l’anno.
Buttare via cose vecchie (ma per favore in senso metaforico: niente oggetti dal balcone).
In Giappone si va al tempio e poi a casa per fare quelle che noi definiremmo come pulizie di Pasqua. Così da liberarsi degli spiriti maligni
(e iniziare l’anno con la casa perfettamente in ordine). Non male.
In Brasile ci si veste di giallo, il colore dell’oro.
Un Germania si lanciano in un temerario bagno sulle sponde tedesche del baltico
(aiuto).
In Spagna per garantirsi 12 mesi fortunati bisogna mangiare 12 acini d’uva.
Uno per ogni rintocco della mezzanotte.
Quindi, ricapitolando,
dobbiamo indossare mutande rosse nuove indossate alla rovescia,
qualcosa di giallo, fare le pulizie con i postumi del veglione e non dimentichiamoci, al rintocco della mezzanotte, di abbuffarci d’uva.
Nel dubbio, quasi quasi, io provo a farli tutti.
Voi?
Della serie non è vero ma ci credo…
No, io mangio lenticchie dopo la mezzanotte. Dicono porti bene.
E ieri notte avevo la gonna giallo oro, ma non sono brasiliana.
BUON 2016!